giovedì, maggio 20, 2010

un odore nell'aria...

"La libertà consiste nell'essere padrone della propria vita e nel fare poco conto delle ricchezze" (parole di Platone)

Questa volta sono vicino... l'odore nell'aria che sento è quello della libertà o, meglio, della vera fuga per la libertà: sta arrivando l'opportunità e mi sto per mettere in gioco. A questo giro, non devo fermarmi. A questo giro, devo rimboccarmi le maniche e provare, dare il tutto per tutto, saltare, graffiare, aggrapparsi, scalciare. Questo è il momento della verità, della mia verità e della verità delle mie intenzioni...

"Là dove è libertà, non è tormento!" (parole di Gabriello Chiabrera)

Sento un odore nell'aria e un ritmo lontano, e vedo l'idea di mille colori e di sudore che porta gioia... sento un odore nell'aria e ne cerco la fonte.

lunedì, maggio 17, 2010

il gatto è più vecchio della Sfinge e...

"...ricorda ciò che lei ha dimenticato" (parole di Howard P. Lovecraft)

Non scrivo da un po': ho difficoltà, un blocco. Ma non è il classico blocco del non-scrittore, no. E' un blocco che mi viene da dentro: sta tra il cuore e lo stomaco, sospeso e pesante, a volte brucia e a volte vibra o trema, e io con lui. Ho un blocco, quasi un blocco alla vita, che mi scorre addosso... non è corretto, non addosso: ultimamente pare che mi scorra a lato, lontano. Sento il rumore, come di acqua fresca di un ruscello, ma io sono lontano dalla riva, lontano da dove tutto accade e mi limito a sbirciare quei pochi che si allontanano come me. Il più delle volte però sto solo e mi limito solo a sentire distrattamente e tristemente il rumore lontano dell'acqua. Mi manca la mia piccola gattina, non l'avrei mai detto eppure mi manca tanto: quella palla di pelo bianca, sempre pronta a fare le fusa e a saltarti addosso. Speriamo torni, prima o poi. Mi manca perchè alla fine mi faceva dimenticare la sensazione opprimente e costante, di non aver nulla e di aver sbagliato tutto. Di essere nel posto sbagliato al momento giusto, oppure il contrario. O entrambe. Inadeguato alla vita, al respiro e al sole. Inadeguato.

"Vieni, gatto bello, sul mio cuore innamorato;
tieni strette l'unghie nelle zampe,
e lasciami annegare nei tuoi occhi belli
fatti d'agata e metallo"
(parole di Charles Baudelaire)

venerdì, maggio 14, 2010

sidpa bardo

Ora conoscete tutti
I bardi e le loro canzoni
Quando le ore saranno passate
Chiuderò gli occhi
In un mondo lontano
Potremo incontrarci di nuovo
Ma ora ascoltate la mia canzone
Sull'alba della notte
Cantiamo la canzone del bardo.

Domani ci porterà via
Lontano da casa
Nessuno conoscerà il nostro nome
Ma le canzoni dei bardi resteranno
Domani porterà via
La paura di oggi
Sarà svanita
Grazie alle nostre magiche canzoni.

C'è solo una canzone
Ancora nella mia mente
Il racconto di un uomo coraggioso
Che viveva lontano da qui
Ora le canzoni dei bardi sono finite
Ed è tempo di andare
Nessuno dovrebbe chiedere il nome
Di colui
Che ha raccontato la storia.

Domani ci porterà via
Lontano da casa
Nessuno conoscerà il nostro nome
Ma le canzoni dei bardi resteranno
Domani si saprà tutto
E tu non sei solo
Perciò non temere
La tenebra e il freddo
Perchè le canzoni dei bardi resteranno
Loro resteranno

Nei miei pensieri e nei miei sogni
Sono sempre nella mia mente
Queste canzoni su hobbits, nani e uomini
E gli elfi vengono a chiuderti gli occhi
Puoi vederli anche tu.
(parole e musica dei Blind Guardian)

lunedì, maggio 10, 2010

Aion > Kairos

Combatto il tempo prestabilito delle false ore e attendo il momento opportuno per agire...

È meglio in una volta o morire o salvarsi,
che a lungo lasciarsi stremare nel massacro feroce,
senza difendersi, qui fra le navi, da guerrieri più deboli.

(parole di Omero)

martedì, maggio 04, 2010

Pick yourself up, dust yourself off, and start all over again.

Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento

porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane

per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso

qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura

nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finché un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace

i figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via

e poi Mirka a San Giorgio di maggio
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere


ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare

e se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina
ai miei occhi limpidi come un addio

lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio

Cvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kasta

Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna


vasu ti baro nebo
avi ker
kon ovla so mutavia
kon ovla

perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà

ovla kon ascovi
me gava palan ladi
me gava
palan bura ot croiuti

sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali

(parole e musica di Fabrizio De Andrè)


Se fossi coraggioso e non preda di mille paure... ma come recita il detto arabo, se il tuffatore pensasse sempre allo squalo, non metterebbe mai le mani sulla perla...

Lungo silenzio

Non capita spesso che non mi scriva qualcosa qui su questo muro... il silenzio di questi giorni è stato generato da diversi fatti e diverse sensazioni, dei quali ovviamente non parlerò, sempre con l'intento di mantenere criptico questo luogo.
Invece mi regalo una riflessione, tratta da un film simpatico e sconvolto visto qualche decina di giorni fa, in una di quelle tante serate solitarie che hanno contraddistinto il mio aprile.

"Lo sai che se ognuno di noi sposasse una persona di razza diversa, basterebbe una sola generazione a far sparire i pregiudizi?" (parole di Tracy Louise Freeland)

Ed è proprio vero: ci preoccupiamo così tanto dei mali del mondo, quando non ci accorgiamo che per cambiare bastare agire sui "primi vicini"... in fondo, non siamo altro che pezzi dello stesso cristallo...