venerdì, settembre 29, 2006

Mira niño...

Mi pueblo humillado no deja de levantar
Su arma dotado dispuesto a luchar
Un pueblo acogedor que hay que adorar
Fiel conocedor cuanto a narrar
Mentira en 30 años esto es tergiversar

¿Quieren pàz sin justicia? Ya basta abusar
Llamo el mundo a acuciar
Para pàz y razòn
Para que el niño heredero
Pueda vivir en libertad

Mira niño, mira el tiempo se va
El viento sigue, al mar llegara
Mira niño, guarda il tempo che va
Il vento soffia, a casa tornerà
Il tempo che ascolta non seppellirà
Quei sogni soffiati nel vento del Nord
Il mare di sabbia non cancellerà
Il suono e i rumori della libertà

Mira niño, mira el tiempo se va
El viento sigue, al mar llegara
Mira niño, guarda il tempo che va
Il vento soffia, a casa tornerà
Mira niño, mira el tiempo se va
El viento sigue, al mar llegara
Mira niño, guarda il tempo che va
Il vento soffia, a casa tornerà

Come sempre quando mi ritrovo solo, per necessità o per scelta, i buoni e vecchi Modena City Ramblers si ritrovano a farmi compagnia... il vento soffia e presto tornerò da lei, trasportato come una foglia che trova la sua strada invisibile e la percorre con calma...

mercoledì, settembre 27, 2006

300

Senza parole... sangue... sudore... muscoli... spade che si levano coraggiose e uomini che muoiono liberi, dopo aver lottato per loro e il loro popolo, nel nome di una gloria che per sempre li ricorderà come eroi. I 300 di Leonida, presto un film e ora una splendida graphic novel di Miller, nel 480 a.C. combattereno fino alla morte, sapendo che questa sarebbe arrivata ma incuranti di tutto: uomini che la storia ricorda e che la leggenda investe di un ruolo speciale... quello di eroi... La statua di un leone fu piazzata nel luogo dove era morto Leonida per commemorare il sacrificio del re e dei suoi uomini. Vi era scolpita questa scritta:
Viaggiatore, va a dire a Sparta che noi siamo morti per ubbidire alle sue leggi

domenica, settembre 24, 2006

Q's

Devo ammettere che il pub Q's del mio amico Marco (noto a tutti come Stonehand) è davvero un bel posto: ci sono andato durante il weekend, per ben due volte, e mi ci sono trovato bene... Vintage pub, l'ha definito, è non male come definizione: un po' sembra di essere tornati indietro agli anni spensierati della nostra infanzia, quando tutto, avvolto com'è dalla magia del ricordo, sembrava essere più semplice e al tempo stesso più bello... ma la magia di Trastevere rende questo pub ancora più speciale e dal suo secondo piano che affaccia su Vicolo Moroni si può osservare tutta la particolare fauna locale o divertirsi invece persi nei ricordi appesi alle colorate pareti... sicuramente, però, su ogni cosa del locale trionfa il bagno nel piano sottorraneo: lo strobocesso del pub Q's è da vedere, vivere e sopravvivere... ve lo assicuro!
E ora vi lascio: torno dentro al piccolo pub ad assaggiare un fantastico rum agricolo o qualche altra strana birra... spero di incontrarvi presto!

mercoledì, settembre 20, 2006

Amicizia...

Ancora una volta non posso che pensare a quanto l'amicizia conti nella mia vita e troppo spesso mi dimentico di questo, cercando chissà quale significato e quale altro scopo nella mia esistenza... ma forse non basterebbe come fine ultimo di una vita quella di conoscere ogni altra vita per darle significato?

Non camminare davanti a me, potrei non seguirti;
non camminare dietro di me,
non saprei dove condurti;
cammina al mio fianco
e saremo sempre amici.
(anonimo cinese)

lunedì, settembre 18, 2006

il sogno...

Ciò che in questi ultimi due giorni mi è stato tristemente rubato: il sogno che ogni tanto per me diventa realtà, per sole poche e indimenticabili ore. Questa volta mi è stato rubato e ciò mi ha reso triste: di nuovo l'illusione mi si è mostrata per quello che è e la paura di cadere è stata grande questa volta.

Se il sonno fosse (c'è chi dice) una tregua, un puro riposo della mente, perché, se ti si desta bruscamente, senti che t'han rubato una fortuna? Perché è triste levarsi presto? L'ora ci deruba d'un dono inconcepibile, intimo al punto da esser traducibile solo in sopore, che la veglia dora di sogni, forse pallidi riflessi interrotti dei tesori dell'ombra, d'un mondo intemporale, senza nome, che il giorno deforma nei suoi specchi. Chi sarai questa notte nell'oscuro sonno, dall'altra parte del tuo muro?
(il Sogno, di Borges)

lunedì, settembre 11, 2006

Timendi causa est nescire, ipsa scientia potestas est.

L'ignoranza è causa di paura, la conoscienza di potere: un messaggio semplice in questo giorno difficile da non ricordare.

sabato, settembre 09, 2006

Riflessioni sul Dragonbane (parte III)

L'esperienza ruolistica in Svezia mi ha sicuramente provato e colpito profondamente... il gioco di ruolo può essere visto come una forma d'arte indipendente e autonoma? Penso di sì: diversi studi dei paesi nordici, nonchè l'attività accademica di molte persone, sono volte proprio a questo, ovvero a mostrare, più che dimostrare, l'intrinseco valore artistico di questa attività ludica ma non solo.
Sarebbe sbagliato, sostengono questi studi, dire che il gioco di ruolo è teatro dell'improvvisazione, in quanto di quest'ultimo condivide solo alcuni metodi e alcune modalità. Sarebbe allo stesso modo errato sostenere che sia una forma di letteratura, in quanto anche in questo caso gli obiettivi fra le due forme d'arte sono diverse, benchè i mezzi possano essere simili.
Ma cosa definiamo arte? Tutto il problema è nella definizione: per arte intendiamo un modo diverso per esprimere se stessi, le proprie idee e le proprie emozioni.
Data questa definizione, il larp è arte. Arte allo stato puro.

lunedì, settembre 04, 2006

E' una questione di odori...

Penso proprio che sia vero: siamo animali in fondo, forse un poco più evoluti degli altri, ma in fondo non tanto dissimili dagli altri che ci circondano.
Alla fine, è sempre una questione di odore, di contatto fisico, di chimica che innesca qualcosa nel nostro organismo: ci puoi girare intorno quanto ti pare, cercando una veste poetica a tutto quanto, vedendo misticismo al posto di reazioni, sperando in un altro mondo quando in realtà tutto, ogni possibile realtà si sovrappone semplicemente in questo, senza crearsi troppi problemi.
Un'ucronica realtà che è la fusione di ogni possibile realtà, di ogni possibile avvenimento, di tutto ciò che sarebbe potuto accadere e in realtà è accaduto, qui, in questo stesso posto, in questo stesso istante... è solo una fattore di fase, una questione di angoli, una sporca storia di geometria...
Ma per quanto ci riguarda, in questa proiezione a quattro dimensioni di un universo infinito e multidimensionale, per quanto mi riguarda è solo una questione di odori: un abbraccio, il calore e poi il suo dolce odore indimenticabile che risale nelle mie narice... la chimica, poi, fa solo il suo dovere...

venerdì, settembre 01, 2006

Tristezza della Luna...

Questa sera la luna sogna più languidamente; come una
bella donna che su tanti cuscini con mano distratta e leggera
prima d'addormirsi carezza il contorno dei seni,
e sul dorso lucido di molli valanghe morente, si abbandona
a lunghi smarrimenti, girando gli occhi sulle visioni
bianche che salgono nell'azzurro come fiori in boccio.

Quando, nel suo languore ozioso, ella lascia cadere su questa
terra una lagrima furtiva, un pio poeta, odiatore del sonno,

accoglie nel cavo della mano questa pallida lagrima
dai riflessi iridati come un frammento d'opale, e la nasconde
nel suo cuore agli sguardi del sole.


E questa è anche un po' la mia tristezza di oggi, forse anche di ieri: troppa malinconia nella mia vita mi rendono triste sempre più spesso... sarà la lontananza degli affetti, sarà il senso di incompletezza di una vita reale troppe poche volte e sempre più spesso avvolta dal grigio del banale... intorno a me trionfa il popolo dell'autunno e la loro stagione è vicina...