venerdì, gennaio 29, 2010

Tango per due... silenzioso... elegante... sa di vita e di altre cose...

Coppia che sta silenziosa, un po' rigida e in posa, a ballare, una sera:
la vita è solo una cosa rimasta indietro non c'è più, ma c'era;
composta e indomenicata, eleganza sfuocata raggiunta a fatica,
l' oggi ha cambiato facciata, ma di quell' ieri passato io so
che tante ne potreste raccontare e il ricordo stempera e non guasta
quante cose e facce da narrare che come si dice un romanzo non basta,
nate con un rapido "a domani", continuate in giorni di "si" e "no",
lampi sotto cieli suburbani e raffica il tango che vi presentò...

Lui biella, stantuffo, leva, muscoli, grinta, officina, sole
lei, lei quiete, chitarra, vela, segreti, donna, calore, viole,
lui bar, alcol ,nicotina, capelli indietro, cravatta, bici,
lei, lei rayon, lei signorina, la permanente coi ricci...

Coppia di fronte a un bianchino, anonimo vino frizzante anidride:
la vita che buffa cosa, ma se lo dici nessuno ride.
Coppia legata dai giorni, partenze e ritorni, fortezza e catena,
datemi i vostri ricordi, ditemi che ne valeva la pena...


Ora le luci son spente, sta uscendo la gente, saluti e rumore,
ditemi che avete in mente, come una volta, di fare l' amore,
quello che è stato un segreto di un prato o di un greto, del buio di un viale,
quel gioco ardente e discreto, da allora sempre diverso ed uguale...
chi lo sa se ciò che è da cercare, ciò che non sai mai se vuoi o non vuoi,
sia così banale da trovare, sia lungo ogni strada, sia a fianco di noi,

perso in tante scatole di odori, angoli e tendine che non so
impronte di paesaggi e di colori, manciata di un tango che vi accompagnò...

Lui biella, stantuffo, leva, muscoli, grinta, officina, sole
lei, lei quiete, chitarra, vela, segreti, donna, calore, viole,
lui bar, alcol, nicotina, capelli indietro, cravatta, bici,
lei, lei rayon, lei signorina, lei, lei...

(parole e musica di Francesco Guccini)

lunedì, gennaio 25, 2010

Diciamola tutta!

"Sconfitti eravamo, col muso a terra e lo sconforto nel cuore" (parole di Mario Giannone)

Sono sommerso, affogato nella vita, fino alla testa e forse anche oltre. E in questo annaspare continuo, senza fine, vedo chiaramente che la Vita ha segnato contro di me ogni punto che poteva segnare: sconfitto praticamente su ogni fronte, ufficialmente mi arrendo e non lotto più. Subisco, in silenzio, con la coda fra le gambe, ignorato e ignorando, senza parole da dare e da voler ricevere. I miei occhi disillusi forse ora vedono di più di prima, ma la mia bocca tace, per mancanza di volontà, energia e motivazioni: alla fine se parlando ottengo solo guai, meglio stare zitto. Semplice.
Conta davvero ben poco in questo panorama, se non la cosa più importante: sapere ancora ridere, nascosto da una coperta e stringendosi per sentire più caldo. E di quel calore, e solo di quello, riesco a vivere.

"Alcune sconfitte sono più trionfali delle vittorie" (parole di Michel de Montaigne)

venerdì, gennaio 22, 2010

La vita che buffa cosa, ma se lo dici, nessuno ride.

"Bisogni che lo affermi fortemente
che, certo, non appartenevo al mare
anche se Dei d'Olimpo e umana gente..."
"...concavi navi dalle vele nere
e nel mare cambiò quella mia vita
ma il mare trascurato mi travolse, 

seppi che il mio futuro era sul mare, 
con un dubbio però che n si sciolse,
senza futuro era il mio navigare"
"l'urlo dell'accecato Polifemo"
" La via del mare segna false rotte"

Ma se tu guardi un monte che hai di faccia
senti che ti sospinge a un altro monte,
un'isola col mare che l'abbraccia
ti chiama a un'altra isola di fronte
e diedi un volto a quelle chimere
le navi costruii di forma ardita,
concavi navi dalle vele nere
e nel mare cambiò quella mia vita
ma il mare cambiò quella mia vita
ma il mare trascurato mi travolse:
senza futuro era il mio navigare

Ma nel futuro trame di passato
si uniscono a brandelli di presente,
ti esalta l'acqua e al gusto del salato
brucia la mente
e ad ogni viaggio reinventarsi un mito
a ogni incontro ridisegnare il mondo
e perdersi nel gusto del proibito
sempre più in fondo

E andare in giorni bianchi come arsura,
soffio di vento e forza delle braccia,
mano al timone e sguardo nella pura
schiuma che lascia effimera una traccia;
andare nella notte che ti avvolge
scrutando delle stelle il tremolare
in alto l'Orsa è un sogno che ti volge
diritta verso il nord della Polare.
E andare come spinto dal destino
verso una guerra, verso l'avventura
e tornare contro ogni vaticino
contro gli Dei e contro la paura.

E andare verso isole incantate,
verso altri amori, verso forze arcane,
compagni persi e navi naufragati;
per mesi, anni, o soltanto settimane?
La memoria confonde e dà l'oblio,
chi era Nausicaa, e dove le sirene?
Circe e Calypso perse nel brusio
di voci che non so legare assieme.
Mi sfuggono il timone, vela e remo,
la frattura fra inizio ed il finire,
l'urlo dell'accecato Poliremo
ed il mio navigare per fuggire.

E fuggendo si muore e la morte
sento vicina quando tutto tace
sul mare, e maledico la mia sorte
non trovo pace
forse perché sono rimasto solo
ma allora non tremava la mia mano
e i remi mutai in ali al folle volo
oltre l'umano.

La vita del mare segna false rotte,
ingannevole in mare ogni tracciato,
solo leggende perse nella notte
perenne di chi un giorno mi ha cantato
donandomi però un'eterna vita
racchiusa in versi, in ritmi, in una rima,
dandomi ancora la gioia infinita
di entrare in porti sconosciuti prima...

(parole di F.Guccini in Odysseus)

lunedì, gennaio 18, 2010

Sogna perché nel sonno puoi trovare quello che il giorno non ti può dare

"Se il sogno muore, che ne sarà del sognatore? E se muore il sognatore, che ne sarà del sogno?" (parole di Arthur B. Chandler)

Oggi mi sarebbe piaciuto svegliarmi in un letto con i cuscini a caramella, mangiare uova e formaggio e vedere la neve che accarezzava il viso di una vecchia ed elegante signora europea... Perchè non riusciamo mai a portarci il non-luogo oltre che nel cuore del sogno anche nella realtà del quotidiano? Siamo proprio stupide piccole scimmie, abituate alla speranza, incapaci di cambiare... improgianati da Crònos, mentre potremmo essere liberi stringendo Kairòs...

giovedì, gennaio 14, 2010

flussi emozionali

Come stordito attraverso questo inizio anno... Giano Bifronte, che protegge i passaggi, credo si stia facendo beffa di me perchè l'ho ignorato: gli Dei ci punicoscono, a torto o ragione, perdonano ma alla fine non dimenticano mai i nomi! E anche io non ho dimenticato un nome che è anche un sostantivo: non l'avevo usato da tanto tempo... e alla fine per quale motivo? Le persone cambiano, muoiono e rinascono ogni istante, ogni giorno... siamo davvero uno, cento e mille al tempo stesso, ma dentro di noi il vuoto è grande, duro da riempire, pericoloso da gestire e penso che quel sostantivo nel mio vuoto-meno-vuoto ci stia bene... accanto all'immagine di una vecchia signora del centro europa, adagiata mollemente ma con grazia sulla neve fresca... e accanto al profumo dolce delle albicocche... e accanto agli occhi che ti riscaldano... bentornato nome e sostantivo perduto!

"Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono" (parole di Papa Giovanni Paolo II)

lunedì, gennaio 11, 2010

È solo il momento che ignoriamo, ma ciò non mi fa paura...



"Nessun settore della vita è tanto esiguo e insignificante da non offrire spazio alle aspirazioni artistiche" (parole di Gustav Klimt)

martedì, gennaio 05, 2010

Huginn e Muninn

Orfeo: Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo... Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo... Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti... Non vale la pena. E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. L'origine del mio destino è finita nell'Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.
Bacca: E che vuol dire che un destino non tradisce?
Orfeo: Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. Nessun dio può toccarlo. 
(tratto da L'inconsolabile di C.Pavese)