martedì, settembre 29, 2009

Memento

"Parlare di libertà e essere liberi sono due cose diverse" (tratto da Easy Rider)

mercoledì, settembre 23, 2009

campi di battaglia

"L'arte, in tal senso, come le pratiche delle alterazioni tecnologiche, ha le caratteristiche di un campo di battaglia in cui si scontrano il problema del controllo e le pratiche di una forma di creazione radicale. L'arte vuole insegnare le pratiche capaci di disinnescare le metodologie del controllo, a partire da un nuovo uso dei sensi, del vedere, del sentire, del toccare...A partire dal nuovo uso della mente in relazione all'espansione del corpo negli strumenti che lo estendono nel cosmo, un modo per rompere con la cultura della sconfitta, della guerra, dell'imminenza delle catastrofi, rompere con la cultura che ci vuole sopravvissuti, rompere svelando il segreto e gli apparati che ne salvaguardano i valori"
(tratto da Identità Mutanti di A.Miglietti)


Ogni luogo è campo di battaglia contro la cultura della sconfitta e della guerra: occorre veramente e in ognidove svelare il segreto nascosto... senza paura, senza esitazione: basta pensare, occorre solo agire!

martedì, settembre 22, 2009

L'amico che dorme

Che diremo stanotte all'amico che dorme?
La parola più tenue ci sale alle labbra
dalla pena più atroce. Guarderemo l'amico,
le sue inutili labbra che non dicono nulla,
parleremo sommesso.
La notte avrà il volto
dell'antico dolore che riemerge ogni sera
impassibile e vivo. Il remoto silenzio
soffrirà come un'anima, muto, nel buio.
Parleremo alla notte che fiata sommessa.
Udiremo gli istanti stillare nel buio
al di là delle cose, nell'ansia dell'alba,
che verrà d'improvviso incidendo le cose
contro il morto silenzio. L'inutile luce
svelerà il volto assorto del giorno. Gli istanti
taceranno. E le cose parleranno sommesse...
(parole di Cesare Pavese)

Per tutti gli amici, di sempre, di ogni luogo, di ogni tempo... l'unica vera ricchezza che ho trovato nella vita... Buon Autunno a tutti!

lunedì, settembre 21, 2009

e l'autunno è arrivato...

Meteorologicamente e moralmente, pare che sia proprio arrivato questo nuovo Autunno: ho cercato di festeggiarlo, di dargli il ben venuto e di ingraziarmi un poco gli dei... il ricordo dell'ultimo passato non è certo piacevole: picchi di dolcezza misti a bocconi amari che vorrei dimenticare (ah... letenox... se esistessi veramente!) che mi hanno poi trascinato in un ancora più duro inverno... mesi difficili, dimenticati poi grazie alla gentilezza e alla bellezza della primavera prima e dell'estate poi: troppo corti questi 3 mesi estivi, dove tutto si concentra, dove ogni cosa è più colorata, più saporita, più odorosa... chissà perchè poi... come se negli altri mesi non avessimo la possibilità o il diritto di essere felici... eppure ricordo con piacere la scalinata nascosta di una città che non conoscevo bene, in pieno inverno, con il natale alle porte, dove la felicità più assurda di questo mondo mi aveva invaso come mai prima e dove pensavo che ogni spettro fosse andato via: non era così, ma il ricordo di quell'illusione invernale mi riscalda ancora tanto... ed è un bene...
Metterei una poesia ora, un pezzettino solo, ma non posso perchè l'ho regalata e non è giusto darla anche ad altri... mi dispiace perchè era proprio bella...

mercoledì, settembre 16, 2009

Coloro che odiano sono solo quelli che non hanno l’amore altrui.

«Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore. Non voglio né governare né comandare nessuno. Vorrei aiutare tutti: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo unirci, aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca e sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l’abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell’odio, condotti a passo d’oca verso le cose più abiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchine ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è vuota e violenta e tutto è perduto. L’aviazione e la radio hanno avvicinato la gente, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell’uomo, reclama la fratellanza universale. L’unione dell’umanità. Persino ora la mia voce raggiunge milioni di persone. Milioni di uomini, donne, bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di segregare, umiliare e torturare gente innocente. A coloro che ci odiano io dico: non disperate! Perché l’avidità che ci comanda è soltanto un male passeggero, come la pochezza di uomini che temono le meraviglie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. Il potere che hanno tolto al popolo, al popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Che vi irregimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Voi vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchine con macchine al posto del cervello e del cuore. Ma voi non siete macchine! Voi non siete bestie! Siete uomini! Voi portate l’amore dell’umanità nel cuore. Voi non odiate. Coloro che odiano sono solo quelli che non hanno l’amore altrui. Soldati, non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate che nel Vangelo di Luca è scritto: «Il Regno di Dio è nel cuore dell’Uomo». Non di un solo uomo, ma nel cuore di tutti gli uomini. Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, il progresso e la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare si che la vita sia bella e libera. Voi che potete fare di questa vita una splendida avventura. Soldati, in nome della democrazia, uniamo queste forze. Uniamoci tutti! Combattiamo tutti per un mondo nuovo, che dia a tutti un lavoro, ai giovani la speranza, ai vecchi la serenità ed alle donne la sicurezza. Promettendovi queste cose degli uomini sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. E non ne daranno conto a nessuno. Forse i dittatori sono liberi perché rendono schiavo il popolo. Combattiamo per mantenere quelle promesse. Per abbattere i confini e le barriere. Combattiamo per eliminare l’avidità e l’odio. Un mondo ragionevole in cui la scienza ed il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati! Nel nome della democrazia siate tutti uniti!» « Anna, mi puoi sentire? Dovunque tu sia abbi fiducia nel domani. Anna, le nubi si diradano ed il sole inizia a risplendere. Prima o poi usciremo dall’oscurità per andare verso la luce e vivremo in un mondo nuovo. Più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra del loro odio, della loro brutalità e della loro avidità. Guarda in alto, Anna. L’amore umano troverà le sue ali e inizierà a volare con le sue ali nell’arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il futuro radioso che appartiene a me, a te. Ed a tutti noi. Guarda in alto, Anna. Lassù. »

(dal Grande Dittatore di Charlie Chaplin)

lunedì, settembre 14, 2009

Sentire

"È il cuore che sente Dio, non la ragione. Ecco cos'è la fede: Dio sensibile al cuore, non alla ragione" (parole di Blaise Pascal)

Ci sono cose che senti e non potrai mai spiegare, ma se felice di averle dentro di te, siano essere tristi o allegre... il riflesso degli dei, il ricordo della caduta, la lontananza che ci chiama: non occorre tornare da dove veniamo, ma ancora una volta semplicemente godere del macigno che dobbiamo tirare su, sempre, fino alla fine del gioco. E poi guardandoci intorno ci accorgiamo che siamo tutti soli nella sofferenza, ma anche che la sofferenza ci rende tutti vicini... un abbraccio forte al lontano fratello: va tutto bene, come mi dici sempre tu.

venerdì, settembre 11, 2009

Dimenticare l'ora

"La morale migliore in questo mondo dove i più pazzi sono i più savi di tutti, è ancora di dimenticare l'ora" (parole di Paul Verlaine)

martedì, settembre 08, 2009

Sulla terra

Non ho mai sperato
diventar stella nel miraggio celeste.
Non ho sperato,
come un’anima eletta,
accompagnare angeli silenziosi.
Non mi sono mai separata dalla terra,
non ho mai incontrato una stella.

Sono in piedi, sulla terra.
Il mio corpo: uno stelo d’erba
che, per esistere, succhia
il sole, il vento, l’acqua.

Con i miei desideri,
con il mio dolore,
io sono sulla terra:
voglio l’elogio delle stelle
voglio le carezze del vento.

Guardo dalla mia finestra.
Non sono che l’eco di una canzone :
io non sono eterna.

Di una canzone, cerco solo l’eco,
nel grido di un desiderio
più puro del silenzio del dolore.

Io non cerco il nido
in un corpo steso come la rugiada
sul giaggiolo del mio corpo.

Sul muro della mia vita,
uomini, viandanti,
hanno tracciato ricordi
col nero carbone dell’amore :
un cuore trafitto da una freccia,
una candela rovesciata,
punti pallidi e silenziosi
sulle lettere della follia.
Tutte le labbra
che sfiorarono le mie labbra
hanno creato nella mia notte,
una stella,
che si posava sul fiume dei ricordi.
Perché dovrei invidiare le stelle?

Questa è la mia canzone,

Non ci fu mai niente, prima.
(parole di Forùgh Farrokhzàd)

Raramente ho letto parole così belle...

lunedì, settembre 07, 2009

Falasterio... dieeeeeeci!

Respiro... 5 giorni di aria, per il cuore, per lo spirito, per il corpo: 5 giorni di semplice gioco... e la vita dovrebbe essere sempre così, anzi la vita è in realtà solo gioco. Namasté!

"Se al basso v’è chi muore di fame, anche nell’alto v’è chi, ignaro, s’uccide" (parole di Giosué detto Stiletto)

E grazie a chi mi ha incoraggiato ad essere lì: non ci sarei mai andato senza di te.