venerdì, novembre 17, 2006

Zen (parte II)

Cos'è lo Zen?
Essere Buddha. E l'unico modo di essere Buddha è quello di svegliari e si realizzare la Verità: Tutto nel Mondo è un'unica cosa, tu. Essere Buddha e subito dopo smettere di esserlo.

Di nuovo, cos'è lo Zen?
E' un modo di essere, uno stato della mente senza attaccamente alla proiezione di noi stessi che ci dà l'Ego.

Sempre, cos'è lo Zen?
Right here, right now. Right here, right now. Right here, right now. Right here, right now. Right here, right now. Right here, right now. Right here, right now. Right now, right here.
- Fat Boy Slim

Filosofia

Filosofia: letteralmente "stare dalla parte della conoscenza". Il termine "conoscenza" deriva da sophos, "sapiente", che richiama l'aggettivo saphes ("chiaro", "manifesto", "evidente", "vero").

La filosofia è quel luogo della conoscenza in cui il sapere trova come unico referente l'intelletto, la ragione e le sue leggi. E' a motivo di questa idea, che costituisce una novità assoluta all'epoca della sua apparizione, che l'uomo decide di indagare il mondo con il solo aiuto delle proprie capacità cognitive. L'apparizione del metodo filosofico significa l'allontanamento dal mito, allontanamento dalla spiegazione del mondo fornito dalle credenze popolari e dalle tradizioni religiose.

giovedì, novembre 16, 2006

Mito

Mito: "parola", "sentenza", "annuncio", nel senso primordiale, nel senso moderno, "leggenda", "favola". Il mito è quell'insieme di verità che si vogliono credere discese direttamente dagli dei o che muovono da misteriose forze soprannaturali.
"Per la prima volta nella storia dell'uomo, i primi pensatori greci escono dall'esistenza guidata dal mito e la guardano in faccia. Nel loro sguardo c'è qualcosa di assolutamente nuovo. Appare cioè l'idea di un sapere che sia innegabile; e sia innegabile non perché le società e gli individui abbiano fede in esso, o vivano senza dubitare di esso, ma perché esso stesso è capace di respingere ogni suo avversario. L'idea di un sapere che non può essere negato né da uomini, né da dei, né da mutamenti dei tempi e dei costumi. Un sapere assoluto, definitivo, incontrovertibile, necessario, indubitabile." (E. Severino, La filosofia antica)

giovedì, novembre 09, 2006

Verità

Verità: la parola greca alétheia, significa letteralmente "non essere nascosto" (a- come privativo di lèthe, "nascondimento", ovvero, "ciò che non è nascosto", "che è messo in luce"). La verità, oggetto della conoscenza filosofica, è quindi ciò che si manifesta, che non rimane oscuro, ma si mostra, in modo che non possa essere privata dell'evidenza e si imponga per la sua palese e innegabile comprensibilità.

giovedì, novembre 02, 2006

Divenire

Divenire: è il continuo e imprevedibile mutare di tutte le cose, il loro passare da uno stato all'altro. Nel suo significato più radicale vuole intendere il loro continuo crearsi e distruggersi. Il divenire è dunque il passaggio di un ente (ovvero una cosa che esiste) dallo stato di esistenza a uno stato di non esistenza, il nascere dal nulla e il ritornare nel nulla, per vie misteriose ed imprevedibili.