lunedì, giugno 30, 2008

Prometeo!

"Agli estremi confini eccoci giunti
già della terra, in un deserto impervio
tramite de la Scizia. Ed ora, Efesto,
compier tu devi gli ordini che il padre
a te commise: a queste rupi eccelse
entro catene adamantine stringere
quest'empio, in ceppi che non mai si frangano:
ch'esso il tuo fiore, il folgorio del fuoco
padre d'ogni arte, t'involò, lo diede
ai mortali. Ai Celesti ora la pena
paghi di questa frodolenza, e apprenda
a rispettar la signoria di Giove,
a desister dal troppo amor degli uomini."
(da Prometeo incatenato, di Eschilo, traduzione di E. Romagnoli)

Per bocca del poeta

"Il linguaggio esterno menziona cose esterne quindi illusorie. La realtà parla per bocca del poeta."

Dove la verità?

Mi chiedo in questa caldissima nottata d'estate quale di queste due frasi possa essere quella vera, se le parole di Schopenhauer
"Ciò che rende gli uomini socievoli è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi."
oppure quelle di Valéry
"Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia."
E mentre aspetto che la Verità arrivi (ritorni?), rimango solo con il peggiore dei miei nemici e il più insopportabile: la mia testa.

domenica, giugno 29, 2008

Iniziazione dello sciamano

Come l'albero non finisce
con le punte delle sue radici o dei suoi rami,
e l'uccello non finisce
con le sue piume e col suo volo,
e la Terra non finisce
con i suoi monti più alti,
così anch'io non finisco
con le mie braccia, i miei piedi, la mia pelle,
ma mi espando di continuo
con la mia voce e il mio pensiero,
oltre ogni spazio e ogni tempo,
perché la mia anima è il Mondo.

venerdì, giugno 27, 2008

Immagine del sogno

E allora apro gli occhi e la sua immagine è ancora sui miei occhi, come un velo che non riesco a togliere... e che forse non voglio togliere... la vedo sul soffitto... la vedo sulla parete... e se chiudo gli occhi la vedo in me: la sua bellezza non ha confine nel sogno che mi ha cullato. Nell'album delle anime che insieme abbiamo sfogliato, ho visto ciò che mai avrei pensato di riuscire a vedere... il cuore colmo di emozione, di incanto, di bellezza... un'anima accanto ad un'altra anima... vorrei sfiorarla quell'immagine, ma non posso... e così continua ad esistere solo nel mio cuore.

giovedì, giugno 26, 2008

Antica preghiera indiana

Quand'ero giovane
le mie preghiere a Dio dicevano
"Signore dammi la forza per cambiare il mondo"
Quando fui vicino alla mezza età,
mi resi conto che
non avevo cambiato una sola anima;
la mia preghiera allora diceva:
Signore dammi la forza di cambiare
quelli che mi sono vicini,
la famiglia e gli amici.
Ora che sono vecchio,
la mia preghiera è."Signore, fammi
la grazia di cambiare me stesso".
E se fin dall'inizio
avessi pregato per questo
non avrei sprecato la mia vita.

mercoledì, giugno 25, 2008

Triste mancanza...

Siamo incompleti, biologicamente, moralmente, umanamente, spiritualmente: questa incompletezza genera il mostro che è in noi e che ci divora da dentro, facendoci soffrire di mille illusioni, ottenebrandoci la mente con il velo di Maya... eppure, per quanto sia consapevole di queste illusioni, non posso fare a meno, quando rivolgo la mia attenzione a "d'io", di sentire nel cuore questa triste mancanza... e la malinconia mi fa compagnia prima di addormentarmi...

"È uno strano destino quello della malinconia. Prende anche se hai tutto. Il viso non mostra segni di sofferenza: è meglio una febbre che costringe a rimanere a letto malati. Se sei triste e stai soffrendo, dentro, nessuno capisce, nessuno ti crede; tutti pensano che sia un posa, uno strano modo di mettersi in mostra." (parole di Romano Battaglia)

martedì, giugno 24, 2008

Sogno di sogno

"Tutto ciò che vediamo o sembriamo non è altro che un sogno in un sogno." (parole di Edgar Allan Poe)

Mi culla la brezza di un sonno ritrovato, mentre la mente pensa se stessa e il sogno si rivolge sul sogno... la solitudine sa essere una madre amorevole, che concede la giusta distanza per donarsi all'altro senza voler ricevere nulla. E il cuore si riempe di vita, mentre i miei occhi si chiudono stanchi.

lunedì, giugno 23, 2008

L'uomo senz'ombra

I've been lost inside my head,
Echoes fall off me.
I took the prize last night for complicatedness
For saying things I didn't mean and don't believe.

Believe in me, believe in nothing
Corner me and make me something
I've become the hollow man,
Have I become the hollow man I see?

Mmmmmm I see...This echoing.

You have placed your trust in me.
I went upside-down.
I emptied out the room in thirty seconds flat,
I can't believe you held your ground.

Believe in me, believe in nothing
Corner me and make me something
I've become the hollow man,
Have I become the hollow man I see?

I'm overwhelmed, I'm on repeat,
I'm emptied out, I'm incomplete.
You trusted me, I want to show you
I don't want to be the hollow man.

Believe in me, believe in nothing
Corner me and make me something
I've become the hollow man,
Have I become the hollow man I see?
I see...

(Hollow Man dei R.E.M.)

domenica, giugno 22, 2008

Coraggio!

"But I've a rendezvous with Death
At midnight in some flaming town,
When springs trips north again this year,
And I to my pledged word am true,
I shall not fail this rendezvous."
(parole di Alan Seeger)

La meta è vicina, occorre solo un altro po' di coraggio e di energia... il caldo è terribile... l'aria pesa più del piombo e non sembra muoversi... il sonno non da ristoro neanche quelle poche volte che arriva... ma la meta è vicina, a portata di mano, a portata di cuore: realizzare la solitudine e da lì essere finalmente libero.
Non importa quanto puoi gridare forte la paura di rimanere solo: ormai sono tutti alla giusta distanza, quella alla quale non ti sentono bene e ti vedo appena... sono tutti lì, di spalle: gridare non serve! Forza e coraggio: realizza la solitudine e saprai se puoi vivere in questo mondo oppure se devi sceglierne un altro... Gridare non serve a nulla, se non per darti forza con la rabbia. Amen.

venerdì, giugno 20, 2008

Colpi e rintocchi

"L'amore è per definizione un dono non meritato; anzi, l'essere amati senza merito è la prova del vero amore. Quanto è più bello sentirsi dire: sono pazza di te sebbene tu non sia né intelligente né onesto, sebbene tu sia bugiardo, egoista e mascalzone!" (parole di Milan Kundera)

Beh... sono un bugiardo e un mascalzone e ovviamente né intelligente né onesto (prima ancora con me stesso...), forse un po' egoista, ma a dire il vero non tantissimo... aspetto quelle parole, ma ricevo solo scuse e rimproveri... non ce la posso fare... non posso resistere alle mie emozioni... scusatemi tutti.

giovedì, giugno 19, 2008

Non so dove sto andando...

Una simpatica canzone della Bandabardò recita "non so dove sto andando, ma so che ci sto andando"... ed è esattamente la sensazione che ho addosso: non so dove porta questa strada, ma in fondo non è importante, penso, sapere la destinazione... l'importante è partire, andare, muoversi... ma siamo davvero sicuri?

mercoledì, giugno 18, 2008

la vera illusione

Il dolore di questi ultimi giorni ha preso forma e aspetto ieri, mentre leggevo un interessante articolo sull'oggettività della realtà e il soggettivismo nella fisica moderna: ciò che mi ha annullato, che mi ha svuotato realmente, è la solitudine nata dalla concreta incapacità di comunicare con gli altri.
"La mappa non è il territorio" recita come un mantra il buon F.Capra nel suo personale Tao e l'articolo di ieri ci ricama su riflessioni interessanti, la principale delle quali ha ben colto l'essenza del mio dolore: il pensiero nasce dalla parola e dal pensiero nasce poi l'immagine del mondo, quindi dei suoi eventi e quindi anche delle persona che incontriamo, che amiamo e che ci sono vicini... ma se le parole che usiamo non sono le stesse, come possiamo pretendere di comunicare? Ed anche se il loro suono è lo stesso, il significato si rivela non esserlo in tutta la sua crudeltà: mi ero illuso che fosse possibile, ma non lo è... non lo è stato...
La vera illusione che ci protegge dalla più grande delle solitudini è proprio questa: l'intrinseca incapacità di comunicare alcunché agli altri. Addio Maya... Amen.

martedì, giugno 17, 2008

(in)felicità elemosinata? no, grazie.

"Non saremo mai contenti finché continueremo a cercare in cosa consiste la felicità, così non potremo mai vivere la vita cercandone il significato." (parole di Albert Camus)

Ed eccomi che mi sveglio anche questa mattina: giuro che avrei voluto che non fosse accaduto. Avrei preferito ritrovarmi per sempre bloccato nel gioco doloroso e eterno del sogno senza fine: prigioniero privilegiato, almeno lì protagonista sfortunato di qualcosa... qui non ho niente.
Il mare non è più in tempesta, non è più quieto: non so come è lì fuori, perchè ormai sono sotto l'acqua... mi rendo conto che sto affogando, ma mi lascio semplicemente e dolcemente andare nel mare buio... senza più lottare: le forze non sono qui in questo mondo che vanno usate, ma là dove gli spiriti mi comprendono, giocano con me e hanno qualcosa da darmi.
Dolcemente mi culla il niente: niente felicità, niente rabbia, niente tristezza, niente amore. Vuoto, finalmente, nella solitudine: a Friedrich che dice "per chi è molto solo, il rumore è già una consolazione", rispondo che ormai sono sordo. Amen.

sabato, giugno 14, 2008

Errore errante

"Chiamate l'errore come volete, purché lo riconosciate per quello che è." (parole di Donald Nicholl)

E' dura svegliarsi la mattina e sapere di non essere l'uomo che si vorrebbe: è davvero dura, soprattutto se si è giunti a questa ineluttabile verità facendo soffrire chi si ha accanto, deludendo chi persevera nel credere in te... mi viene da vomitare e da piangere al tempo stesso, eppure non posso che prendere atto che non si cambia più di tanto nella propria vita, ma il massimo che si può fare è prendere atto di quello che si è: uomini.
A volte vorrei smettere di esserlo e diventare qualcosa di diverso: un cane o un fiore, o meglio ancora una leggera brezza che accarezza gli altri, senza poter essere presa e donandosi senza poter avere nulla indietro, per sua natura e non per sua scelta. Ma non posso: sono un uomo e non l'uomo che vorrei essere. Solo un uomo perso nel mare, senza più approdi, senza più boe che mi possano salvare: sono solo in questo mare? Forse sì, forse no: non è questo l'importante. Avevo fatto una tacita promessa e l'ho infranta: il colpo è stato duro e non lo è stato solo per me. D'altronde non si può pretendere che nel mare un'onda non si propaghi: è un dato di fatto e il mondo è solo questo, un insieme di fatti. Nulla più, laddove si vuole arrivare con la testa e con le mani. Altro è il dominio del cuore e il dominio della mente... ma sono ancora lontano da lì... il Cammino per ora mi ha messo davanti solo il più duro e infrangibile degli Specchi: quello della Verità. Mi ci sono visto riflesso e non si sono piaciuto per niente: anche questo è solo un dato di fatto. Nulla più. Lo supero dopo aver preso i giusti appunti e continuo a nuotare.
Tu fai lo stesso, perchè:
"Il più stupido di tutti gli errori si ha quando delle teste giovani e buone credono di perdere la loro originalità riconoscendo il vero che è già stato riconosciuto da altri." (parole di Johann W. Göethe)

venerdì, giugno 13, 2008

eternità

E' ritrovata. Che cosa? L'Eternità. E' il mare andato col sole.
Anima sentinella, mormoriamo la confessione della notte cosi nulla e del giorno infuocato.
Dagli umani suffragi, dagli slanci comuni là ti liberi e voli a seconda...
Poiché soltanto da voi, o braci di raso, il dovere si esala senza che si dica: finalmente.
Là, nessuna speranza, nessun orietur. Scienza con pazienza, il supplizio è sicuro.
E' ritrovata. Che cosa? L'Eternità. E' il mare andato col sole.
(Eternità di Arthur Rimbaud)

E mi ritrovo così... a metà, fra la tristezza e la serenità... in eterna attesa di qualcosa che non arriverà... vuoto di me e pieno di te... non riesco a dire nulla, perchè ho detto tutto, ma non era quello che doveva essere detto... Il mare è eterno e immobile nel mio cuore: ora la tempesta è lontana. Il mare si è nascosto dal sole: attende un nuovo giorno.

mercoledì, giugno 11, 2008

inferno

L'inferno è senza dubbio svegliarsi ogni mattina e non sapere perchè esisti.

martedì, giugno 10, 2008

Perfezione

"Non aver paura della perfezione. Non la raggiungerai mai." ( parole di Salvador Dalí)

Sicuramente mi ricuora questo pensiero: alla fine è vero, mi prendo troppo sul serio. Chissà che genere d'uomo penso di essere e invece non c'è nulla di speciale in me, nulla di particolare: ma come semplice uomo non ho forse il dovere di puntare alla perfezione? Non so cosa sia, questo è vero, non lo nego: ma forse non devo comunque agognare ad essere perfetto? Un perfetto semplice uomo. E forse allora, quando leggo alcune cose, capisco o, meglio, ricordo che non è tanto importante dove sto andando, ma il fatto che mi sto muovendo: il viaggio è fondamentale, non il posto dove si arriva.

"La perfezione non è essere perfetti, ma tendere continuamente ad essa." (parole di Johann G. Fichte)

lunedì, giugno 09, 2008

Serenità

Nei giorni appena trascorsi mi è tornato alla mente quanto diceva il buon Seneca riguardo della felicità: egli non l'affrontava mai direttamente, in quanto penso che possa definirsi uno dei veri e propri concetti fuggevoli della nostra vita. Cercando ho trovato le sue precise parole

"Per questo è necessario mirare alla libertà. E c'è una sola maniera per averla: l'indifferenza verso il destino. Così nascerà quel bene incommensurabile, la pace di una mente sicura e l'altezza morale e una gioia immensa e imperturbabile che viene dalla conoscenza della verità e dall'assenza di paure e una grande serenità."

Conoscenza della verità, assenza di paure e grande serenità: ecco a cosa mira il percorso di ogni uomo, almeno quello a cui dovrebbe mirare. E allora continuo solo a camminare: lungo la mia strada incontrerò i tre pilastri della felicità. Ma occorre ricordare che non sempre si può camminare da soli e quindi ringrazio chi mi è più vicino in questo momento, con il suo amore e con la sua sincerità. Grazie, ancora.

giovedì, giugno 05, 2008

Buon Diksha a tutti!

Diksha (o deeksha) è un termine sanscrito che può essere tradotto con "grazia", "benedizione", "iniziazione": per me è stata la manifestazione della gratuità, della "grazia gratuita" come diceva Huxley, e in questo ho visto (rivisto? rivissuto?) il divino in me e nel mondo.
E un bel sogno, un abbraccio eterno e pieno d'amore, mi ha accompagnato durante questa notte.
Buon Diksha a tutti.

martedì, giugno 03, 2008

Manifestazione

Diceva San Tommaso d'Aquino:
"dico dunque che questa proposizione, "Dio esiste", è in sé stessa e di per sé evidente, perché il predicato s'identifica col soggetto; Dio infatti è il suo essere: ma siccome noi ignoriamo l'essenza di Dio, per noi non è evidente, ma necessita di essere dimostrata per mezzo di quelle cose che sono a noi più note, cioè mediante gli effetti."

La manifestazione diventa epifania. E il divino si mostra a chi lo sa vedere. Amen.