lunedì, settembre 29, 2008

Nuove realtà

"L'illusione più pericolosa è quella che esista soltanto un'unica realtà." (parole di Paul Watzlawick)

E' tutto collegato e ormai non mi stupisco più di questo: se una teoria scientifica meriterà di essere ricordata nella storia completa dell'umanità, sarà sicuramente la Sincronicità... tutto è collegato, ogni azione, ogni emozione, ogni realtà... perchè non ne può esistere Una, non avrebbe senso: quello che viviamo ogni Istante è la creazione di un Universo subito dopo la distruzione di un altro... un processo infinito e continuo... e intanto il pesce rimane soluto nel lago, la finzione diventa realtà e poi di nuovo finzione, le paranoie di uno diventano paure dell'altro e le paure tornano ad essere paranoie... ma esiste solo un lungo, eterno, immutabile istante... quello che vivo ora, con chi voglio, come voglio, secondo le regole un po' oscure a tutti noi di un divertente e tremendo gioco... Amen.

venerdì, settembre 26, 2008

Biologia e intezionalità

"Il bisogno d'illusione è una funzione biologica dell'uomo, e quindi anche un elemento importante della costruzione del nostro mondo; poiché questo mondo non è soltanto un prodotto di fatti materiali, ma in buona parte, certo, anche una creazione delle nostre paure, e dei desideri, delle speranze, delle illusioni che ne nascono." (parole di René Fülöp-Miller)

giovedì, settembre 25, 2008

Città insonna (e io con lei)

Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle.
Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche.
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro.
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.
(poesia di Federico Garcia Lorca)

mercoledì, settembre 24, 2008

Veder cadere le foglie

Veder cadere le foglie mi lacera dentro

Soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
Soprattutto se passano dei bimbi
Soprattutto se il cielo è sereno

Soprattutto se ho avuto,quel giorno,
una buona notizia

Soprattutto se il cuore,quel giorno,
non mi fa male
Soprattutto se credo,quel giorno,
che quella che amo mi ami

Soprattutto se quel giorno
mi sento d'accordo
con gli uomini e con me stesso.

Veder cadere le foglie mi lacera dentro

Soprattutto le foglie dei viali
dei viali d'ippocastani.

(poesia di Nazim Hikmet)

E il Sentiero è davanti a me...

Ho visto il Sentiero degli Dei, ho percorso quella strada non solo con il cuore ma anche con le gambe. Ho visto la Via Sacra che da Zeus Padre portava verso Apollo Figlio e poi fin dentro l'Antro più oscuro e lungo: finalmente il mio corpo ha percorso gli stessi sentieri del mio animo, in una lunga ricerca finalmente sono riuscito, anche se per poco, ad allineare ciò che non sembra conciliabile...

"Intanto Enea verso la ròcca ascese,
ove in alto sorgea di Febo il tempio,
e là dov'era la spelonca immane
de l'orrenda Sibilla, a cui fu dato
dal gran delio profeta animo e mente
d'aprir l'occulte e le future cose..."
(Eneide Libro VI di Vigilio, trad. di Annibal Caro)

giovedì, settembre 18, 2008

Due uomini, un cuore

"Sono felice di sapere che abbiamo un cuore in comune . E' bello avere dei pensieri, scambiarseli. E' bello dopo aver fatto il proprio lavoro, potersi ritirare con un amico a meditare sulla vita. E' importante, perche' la vita si consuma in pochissimo tempo." (parole di Fausto Taiten Guareschi)

<<è>>

"Forse solo in paradiso l'umanità vivrà per il presente; finora è sempre vissuta d'avvenire." (parole di Anton Cechov)

Verso la Grotta...

"La Sibilla con bocca delirante dice cose di cui non si ride, non abbellite, non profumate e con la sua voce oltrepassa mille anni per il divino che è in lei." (dal Frammento 92 di Eraclito)

Si avvicina l'equinozio che segna due momenti importanti per me: il ciclo della Natura, da onorare e rispettare, e il Primo Anno di percorso della Via... ricordi si affollano nella mente e nel cuore: non li ignoro, anzi li lascio passare serenamente attraverso di me... preparo il rito e intanto cammino.

martedì, settembre 16, 2008

Stress... STRESS!

"Sceriffo di El Paso: Sempre per i maledetti soldi. Per i soldi, e la droga. Va al di là di ogni immaginazione, cazzo. Che senso ha? Dove andremo a finire? Se vent'anni fa mi avessi detto che un giorno nelle nostre cittadine del Texas ci sarebbero stati ragazzini coi capelli verdi e un osso infilato nel naso non ti avrei creduto.
Sceriffo Bell: Cose dell'altro mondo, penso che quando non si dice più «grazie» e «per favore» la fine è vicina."
(tratto da Non è un paese per vecchi)

Mi chiedo allora quanti soldi occorrono per ognuno di noi e qual è la vera droga che ci vendono... ma alla fine anche queste sono domande che lasciano il tempo che trovano... bisogna solo camminare, non c'è posto per la fatica, non c'è posto per il dolore... Mentre si compie il passo, allora si è felici. Amen.

lunedì, settembre 15, 2008

Life is good

"Quella che sul piano soggettivo è la felicità, sul piano oggettivo coincide con la realizzazione della propria essenza." (parole di Socrate)

domenica, settembre 14, 2008

Perfezione... necessità... libertà

Può la Disperazione portare alla Libertà? Questo è il tema fondamentale, a mio avviso, de L'Uomo di Kiev, libro duro e spietato, che distrugge ogni speranza subito dopo averla creata, in un gioco senza regole, se non quella di scavare nell'animo di chi legge e di essere così sempre più simile, pagina dopo pagina, dolore dopo dolore, al povero ebreo tuttofare Yakov.
E' lui che in una cella di Kiev, accusato ingiustamente di un folle delitto, si chiede in continuazione dove porterà la sua disperazione: cosa può nascere dal dolore? dalla paura? dalla sofferenza?
Senza sorpresa in realtà, ma solo dopo un lento e necessario percorso, Yakov comprende e diviene Libero nell'accettazione della Necessità che è nel Mondo... e alla fine un uomo che abbiamo biasimato fin dalla prima pagina diventa l'uomo più invidiabile della Storia...

"Tutte le cose e le azioni esistenti nella Natura sono perfette." (parole di Baruch Spinoza)

sabato, settembre 13, 2008

Saluto al Fuoco

Ero parte di un grande cerchio, al centro del quale vi era il Fuoco, alto, vivo, potente come un Dio. Accanto avevo solo uomini come me, che attendevano la Voce... finalmente essa arrivò da oltre le fiamme e potè iniziare il saluto al Fuoco... Amen.

"Il fuoco spande intorno a sé calore e luce: è la legge della natura, valida anche nel mondo dello spirito." (parole di Vergilio Gamboso)

giovedì, settembre 11, 2008

In viaggio... ancora... sempre...

"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito." (parole di José Saramago)

E il Cammino del Dharma non si ferma mai e i piedi mai stanchi vanno sempre uguali, uno davanti all'altro, in lenta, gioiosa, inesorabile marcia...

il Pasto degli Indovini

Salvia divinorum (trad.= la Salvia dei veggenti) appartiene alla famiglia delle Labiate, insieme alla menta e alla comune Salvia officinalis , la salvia da cucina. E’ compresa nel subgenere Calosfacee (cioè le Salvie scoperte nel Nuovo Mondo) in cui vengono descritte più di 500 altre specie. E’ un’erbacea perenne, raggiunge i 2 metri di altezza (anche 3 se si contano anche le spighe fiorali) ed è riconoscibile, tra l’altro, per il suo tipico fusto squadrato con margini alati e per lo stelo vuoto e succulento.
Di solito ricade al suolo dopo aver raggiunto una certa altezza , ma ha la proprietà di radicare facilmente, soprattutto in prossimità dei nodi, a contatto del terreno umido. I rami secondari si sviluppano a partire da questi nodi. Le foglie sono opposte, di forma ellittica od ovale, lunghe sino a 25 o 30 centimetri e larghe anche più di 10 cm. , con la superficie della pagina superiore punteggiata da una peluria vellutata, mente la pagina inferiore è glabra.
La salvia divinorum fiorisce producendo infiorescenze a racemo semplice ed eretto quando le giornate diventano corte e continua a fiorire sino ad aprile. Queste infiorescenze sono lunghe 30-40 cm., hanno internodi da 2 a 4 cm e la rachide da irsuta a glabra ; le infiorescenze parziali portano 3 - 6 , massimo 12 fiori.
La salvia divinorum è utilizzata come inebriante sciamanico dagli Indiani Mazatechi dello stato di Oaxaca, Mexico. Essi si riferiscono a questa pianta usando diversi nomi: ska Marìa Pastora (foglie di Maria Pastora), hierba (yerba) Marìa, hojas de la Pastora, la Hembra (la femmina), la Marìa, hoyas de la Virgen (foglie della Vergine).

Illuminazione è la Percezione dell’Universo

mercoledì, settembre 10, 2008

Preparazione al pasto

"La facoltà d'illuderci che la realtà d'oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall'altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d'oggi è destinata a scoprire l'illusione domani. E la vita non conclude. Non può concludere. Se domani conclude, è finita." (parole di Luigi Pirandello)

L'illusione è il tema centrale, il grosso nemico per dirla in parole povere, che il Buddismo vuole sconfiggere: tutto nasce dal velo di Maya e tutto finisce anche nello stesso velo... rifletto, preparandomi al Pasto degli Dei...

martedì, settembre 09, 2008

Di necessità... virtù!

"Tutto quanto il futuro io conosco perfettamente fin d'ora, né mi giungerà inatteso alcun dolore. Bisogna sopportare il meglio possibile la porzione di sorte che ci è assegnata, sapendo che invincibile è la forza della necessità." (parole di Eschilo)

domenica, settembre 07, 2008

Sangue e sale

"Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito..." (parole di Luigi Pirandello)

Ci sono persone che non hanno bisogno di studiare, di scomodare persone più illustri di loro per dire qualcosa per paura di non essere presi sul serio... Non hanno avuto la possibilità o l'occasione di perdere tempo in forse inutili speculazioni intellettuali, per dire delle verità assolute, potenti come un pugno in pieno mento, crudeli come del sale sulle ferite nude... Persone che sono colte nell'animo anche se la vita ha concesso loro un'esistenza anonima... ci sono poche persone così e io ho la fortuna di averne conosciuta bene una, di essere stato cresciuto da lei: penso che le sue verità le porterò nell'anima per sempre e per questo la paura di rimanere senza di lei non è più parte dei miei pensieri, per fortuna e finalmente. La Via aiuta anche in questo, ma le sue parole sono comunque ancora una volta come sale su ferite sempre aperte...

"Victims; aren't we all?" (tratto da The Crow)

mercoledì, settembre 03, 2008

Piccola osservazione

"Ciò che si lascia dimostrare ha sempre poco valore" (da La Nascita della Tragedia di Nietzsche)

Questo non vale solo per la scienza, ma per tutti i linguaggi... "La via di Apollo è speculativa, spinge a cercare spiegazioni ed elaborare teorie, costruisce sistemi con cui cerca di esprimere il senso ultimo delle cose secondo misura e proporzione. La via di Dioniso è l'esatto contrario: l'accettazione ebbra della vita, l'esaltazione delle pulsioni energetiche e vitali, della salute, della giovinezza e della passione sensuale" (parole di Ubaldo Nicola)

Duemila anni di storia hanno imbrigliato l'intero mondo, dal fisico all'emotivo, nella rete di Apollo, trascinando l'uomo verso il nulla più oscuro, l'aridità che porta il Sole di Apollo... abbiamo dimenticato cosa vuol dire farci trascinare dall'ebrezza della vita... come vento libero su una barca uscita da un dipinto... Essere uomini, animali e dei al tempo stesso... abbiamo dimenticato, ma non tutti e non sempre.

Retorica... scientifica

Pura retorica scientifica al lavoro. Ma a questo punto mi chiedo se non ci sono pensieri realmente pericolosi al mondo... Spero che qualcuno ricordi le parole sagge di Socrate:

"La scienza non è altro che percezione." (dal Gorgia di Platone)

Oggi ho sentito una voce che non era la mia ma che mi conteva al suo interno... è stato piacere e terrore al tempo stesso: le parole sono armi affilate quanto inutili. Il tempo nel quale asserivo sul mondo è passato per lasciare il posto ai momenti, sempre più lunghi, nei quali sto in silenzio e, a volte, timidamente, cerco di mostrare, a me stesso prima che agli altri.
Ancora è Socrate a dire a Gorgia che "la retorica, dunque, a quanto pare, è artefice di quella persuasione che induce a credere ma che non insegna nulla intorno al giusto e all'ingiusto", ma io direi che questa persuasione alla quale Socrate allude è presente oggi nella scienza, che domina il mondo, ma che nulla ha da insegnare sul giusto e sull'ingiusto.

"Ma c'è ancora una luce sotto la porta. E un amico mi ha detto: lo sai, una porta può essere sempre aperta" (parole di Derek Taylor)

martedì, settembre 02, 2008

Niente di più...

"Non c'è in natura una passione più diabolicamente impaziente di quella di colui che, tremando sull'orlo di un precipizio, medita di gettarvisi." (parole di Edgar Allan Poe)

E il baratro è sempre lì, nascosto da qualche cespuglio, molto vicino al mio sentiero, ma in realtà vicino anche alla grande autostrada di questi tempi: il baratro è sempre lì, vicino, spaventosamente vicino, necessariamente vicino. Riesco a sbirciare oltre le rade siepi che ci separano e vedo nella sua infinita caduta il mondo per quello che è: un'illusione ben progettata, un matrix molto colorato, un grande inganno collettivo. E ora che so questo, cosa dovrei fare? La domanda chiave di tutto il mio cammino è sempre la stessa: cosa fare? Già perchè non c'è valore nella riflessione fine a se stessa, non c'è significato nel pensiero che pensa se stesso, non c'è strada da percorrere dentro le proprie speculazioni. Il mondo è lì, nel baratro: gli occhi si fanno stretti e vedo solo poche sagome, troppe indistinte per essere riconosciute... cosa fare? Forse perchè conosco l'illusione dovrei fermarmi? Non gioco anche se so che tutto è solo un semplice passatempo? No, non posso. Guardo nel baratro e sorrido, torno sul sentiero e agisco.

"Neo: Why do my eyes hurt?
Morpheus: You've never used them before."
(tratto da Matrix)