giovedì, gennaio 29, 2009

Necessariamente

N-E-C-E-S-S-A-R-I-A-M-E-N-T-E
Che bel suono a volte hanno le parole... senza motivo... o con tutti i motivi possibili, non so...

"La poesia è indispensabile... ma vorrei sapere perché." (parole di Jean Cocteau)

mercoledì, gennaio 28, 2009

Confini

"La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta." (parole di Theodor Adorno)

E' una questione di confini: la libertà non è che un semplice ma delicato problema di confini. Prima lo si capisce, meglio si sta... credo... spero...

lunedì, gennaio 26, 2009

Quando meno te l'aspetti...

"La felicità è una ricompensa che giunge a chi non l'ha cercata." (parole di Anton Cechov)

E' questo pensiero mi riscalda, ovvero che la felicità arriva non perchè ce la meritiamo o perchè la cerchiamo, ma perchè ci ha scelto, semplicemente. E allora posso solo ringraziare.

domenica, gennaio 25, 2009

Ci vuole... ci vorrebbe...

"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti."
(da La Luna e i Falò di C.Pavese)

E' proprio vero: ci vuole un posto che ci ha visto nascere, che possiamo chiamare sempre casa, che non ci fa sentire soli, dove c'è sempre qualcosa di tuo... ci vuole un posto del genere, ma cosa accade quando ci si accorge che non esiste un posto così? E che invece si tratta più semplicemente e terribilmente di una persona? Meglio, si potrebbe dire, con una persona si può parlare, giocare, insomma è meglio di un paese: sì, è vero, è meglio, molto meglio di un paese... più calda, reale, amorevole... ma un paese è eterno, in fin dei conti, non smetterà mai di esistere, o comunque viene facile pensarlo e ingannarsi in questo pensiero di eternità... una persona non è eterna, una persona si fa vecchia, si piega sotto gli anni, le preoccupazioni, le delusioni, i sogni ormai divenuti ricordi falsi... una persona in generale non è per sempre come un paese... e quando quella persona avrà la pace che tanto merita, cosa ne sarà del mio "luogo": chi ci sarà più ad aspettarmi?

venerdì, gennaio 23, 2009

Desiderio incontenibile

Ultimamente nel cuore ho forte il desiderio di fuggire... mi piacerebbe prendere la tenda e il sacco a pelo e salire su una montagna, cercare un angolo tranquillo e rimanere lì, fino a quando il resto non sarà che un vago ricordo...

Giacche nere, calze di seta,
distinti polsini bianchi
paroline dolci, baci, leziosità!
Ah, se avessero un po' di cuore!
Un po' di cuore in petto, e amore,
un po' di vero amore in cuore!
Oh! le litanie delle loro false
pene d'amore mi tolgono la vita.

Voglio andarmene sui monti
dove stanno le capanne quiete,
dove il cuore si dilata libero
e l'aria soffia libera.

Voglio andarmene sui monti
dove sono gli abeti alti e scuri,
dove i ruscelli mormorano, gli uccelli cantano,
e le nuvole galoppano orgogliose.

Addio, saloni lucidi,
lucidi gentiluomini, signore levigate,
voglio andarmene sui monti
e da lassù ridere di voi.
(Viaggio nello Harz di H.Heine)

giovedì, gennaio 22, 2009

(S)vuotato

Ci sono giorni nei quali le energie diminuiscono e basta: non riesco a trovare un appiglio e mi ritrovo come trascinato da un fiume impetuoso e crudele... sballottato ancora contro sassi che pensavo non ci fossero più... invece hanno solo affilato di più le proprie asperità... e che ci vuoi fare? Ti lasci trasportare, ti prendi tutti i tagli e le botte che il Caso vuole per te e aspetti di arrivare alla riva... dove questa volta c'è solo un piccola signora ricurva dagli anni, spaventata dalla vita che sta andando via e piena di dubbi, ma con una sola certezza che ti riguarda e ti fa gigante ai suoi occhi... e allora pensi solo che non ce la puoi fare a reggere tutto questo gioco di vite incrociate, di destini sovrapposti e di sangue che si mischia... per fortuna che gli Dei ci hanno dato il Sonno che simile alla Morte ci fa abbeverare ogni notte un poco alle acque benedette del Lete... così domani avrò dimenticato un po' dell'oggi...

mercoledì, gennaio 21, 2009

See me, feel me, touch me, heal me

Oggi ho sentito una canzone, forse mai sentita, forse semplicemente mai ascoltata... a volte basta poco... davvero poco...

See me, feel me, touch me, heal me.
See me, feel me, touch me, heal me.
See me, feel me, touch me, heal me.
See me, feel me, touch me, heal me, heal me, heal me.
Listening to you I get the music.
Gazing at you I get the heat.
Following you I climb the mountain.
I get excitement at your feet!
Right behind you I see the millions.
On you I see the glory.
From you I get opinions.
From you I get the story.
Listening to you I get the music.
Gazing at you I get the heat.
Following you I climb the mountain.
I get excitement at your feet!
Right behind you I see the millions.
On you I see the glory.
From you I get opinions.
From you I get the story.
Listening to you I get the music.
Gazing at you I get the heat (heat).
Following you I climb the mountain.
I get excitement at your feet!
Right behind you I see the millions.
On you I see the glory.
From you I get opinions.
From you I get the story.
Ohhhhh, listening to you I get the music.
Gazing at you I get the heat.
Following you I climb the mountain.
I get excitement at your feet!
Right behind you I see the millions.
On you I see the glory.
From you I get opinions.
From you I get the story.
Listening to you!
(See Me, Feel Me dei The Who)

lunedì, gennaio 19, 2009

Come uno zingaro vorrei essere

Afoso vento notturno negli alberi, scura zigana,
mondo ricolmo di nostalgia pazza e profumo di poesia,
mondo splendente, di cui sono schiavo eternamente,
dove a me guizzano i tuoi bagliori, dove riecheggia per me la tua voce.
(parole di Hermann Hesse)

venerdì, gennaio 16, 2009

Con gli occhi di un bambino

Mi sorprendo di come mi ritrovi in questo momento della mia vita a osservare il mondo ancora una volta con occhi ingenui di bambino: ogni cosa mi sembra tremenda e bellissima al tempo stesso.
Animato da un senso di meraviglia e di terrore, mi pare di essere un bimbo piccolo piccolo che ha trovato la porta di casa aperta ed è uscito nel mondo... per la prima volta...
Sono ingenuo, tremendamente ingenuo, e aprire troppo il cuore è dannatamente pericoloso, ma non posso fare altrimenti ora... sono indifeso come un bambino, ma il mondo è troppo interessante per essere abbandonato, non ora, non adesso.
Adesso è tempo ancora una volta di vivere, soffrire, sognare, ridere. Quando torneranno gli spiriti genitori, allora faremo i conti... ora non mi interessa... per quel che vale, non ho paura di loro.

mercoledì, gennaio 14, 2009

Occhi Scuri

Oggi in questa notte calda
dolce come il profumo di fiori esotici,
svegliati ad una vita che scotta.

La mia nostalgia ed il mio amore
e' tutta la mia fortuna e sfortuna
e' scritta come una muta canzone
nel tuo sguardo oscuro da fiaba.

E' la mia nostalgia ed il mio amore,
sfuggito al mondo e ad ogni suo rumore,
si e' costruito nei tuoi occhi oscuri
un segreto trono da re.
(parole di Herman Hesse)

martedì, gennaio 13, 2009

Per male che vada...

"Non era un paese che uno potesse rassegnarsi, posare la testa e dire agli altri: 'Per male che vada mi conoscete. Per male che vada lasciatemi vivere'. Era questo che faceva paura." (da La luna e i falò di C.Pavese)

lunedì, gennaio 12, 2009

Coraggio di ridere

"Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo." (parole di Giacomo Leopardi)

Proprio vero: oggi sento un peso tremendo e ridere è veramente, veramente difficile... anche per chi, come me, veste sempre i panni del clown e ignora il proprio dolore per alleviare un poco quello degli altri... poi però alla fine della giornata, quando lo spettacolo è finito, gli spettatori a casa contenti, quando il clown si strucca e vede il suo viso triste e spento, allora, solo, piange le migliori lacrime della sua vita... ancora una volta assaporo un po' di sano dolore... e l'illusione fa ancora capolino per schernirmi... vorrà dire che mi farò coraggio con un po' di mondi immaginari in questa grigia e triste giornata...

domenica, gennaio 11, 2009

La vita è uno swing

"Cos'era? Non lo so. Quando non sai cos'è, allora è Jazz." (parole di Alessandro Baricco)

Inutile, per spiegare le cose a parole ci vuole uno scrittore: mi tocca scomodare il buon Baricco per soddisfare la mia sete di definizioni (almeno sulla musica concedetemelo!). Ed è vero: non lo sai spiegare perchè quell'insieme di note, anzi no, quel rumore ritmico, imprevedibile, essenziale ma ricco ti entra nella pelle e ti trasporta, rapito nonostante una donna sconosciuta ti poggi la sua borsa addosso e nonostante il culo di uomo altrettanto sconosciuto ti ostruisca la vista... ma la musica ti arriva lo stesso, ti entra dentro, quasi violentandoti, per poi trasportarti altrove, in un'altra realtà, fatta di corde vibrabanti, di bacchette di legno, di tasti bianchi e neri e di bottoni in ottone... tutte parti di un nuovo e diverso demiurgo musicale che plasma davanti a tuoi orecchi una realtà invisibile ma non per questo meno tangibile... non ci credete? Vi lascio allora al grande Coltrane... buon ascolto!
Dimenticavo: il Charity Caffè in via Panisperna non è male... forse un po' piccolo e con una misera imitazione di piadine, ma accogliente e con davvero dell'ottima musica...

venerdì, gennaio 09, 2009

Oscillazione

"Siamo sempre esposti al rischio permanente della nostra contingenza: contingenza dell'ambiente, della società, contingenza nostra intima. Noi stessi oscilliamo, siamo in oscillazione rispetto a noi stessi." (parole di Cornelio Fabro)

Affondato nel divano, incastrato, anzi no, incastonato nel mio divano sfondato rifletto per ore, solo o in compagnia... giusto ieri, (ri)pensavo alle contingenze della mia vita e mi chiedevo (e ancora lo faccio): sono inevitabilmente così? sono necessariamente quello che sono ora? ma sono anche il frutto della contingenza?
Ancora una volta il circuito
binomiale fa danno... la semplice risposta è che non c'è risposte: non posso scegliere tra necessità e caso.... sono necessariamente il frutto della contingenza, così come sono casualmente il frutto della necessità... e detto questo, torno ad oscillare fra il Me e il Se.

giovedì, gennaio 08, 2009

Collasso

"Due amici in silenzio a volte dicono di più che con mille parole." (parole di Sergio Bambarén)

Mi perdo in fantastici ragionamenti... ma poi praticamente mi sembra di essere sempre nello stesso punto... alla fine di tutto, forse, o per fortuna, mi accorgerò che questa guerra non ha fine e che l'unica cosa che posso fare è combattere per sopravvivere il più a lungo possibile... è un metodo quello che mi serve, non un fine. Amen.

mercoledì, gennaio 07, 2009

Nè gioco nè rito nè abitudine

"Altre carte continuano a cadere, le mani vanno e vengono. Che curiosa occupazione, non sembra né un gioco, né un rito, né un'abitudine. Credo ch'essi lo facciano per occupare il tempo, semplicemente. Ma il tempo è troppo vasto, non si lascia riempire. Tutto ciò che uno vi getta s'ammollisce e si stira. Per esempio questo gesto della mano rossa, che raccoglie le carte incespicando, è fiacco. Bisognerebbe scucirlo e tagliarlo dentro." (parole di Jean-Paul Sartre)

Come si è soliti dire, è ormai passata l'Epifania che tutte le feste si porta via... e non solo... il Compadre è ormai ripartito, tornando lontano lontano, proprio quando non mi sembrava più un pompelmo ma un bel limone... rimango con il dubbio: chi dei due è cambiato di più? chi dei due non è affatto cambiato? Ancora cerco coerenza in me e negli altri, quando non c'è niente di coerente nel mondo: il principio di induzione non è valido in natura! Eppure ben poco, è evidente, posso fare contro le mie mappe mentali di causa-effetto... e anche quelle binomiali non scherzano: cosa sono? Un po' tutto, mi dico e mi dicono, ma a volte questa risposta mi suona vuota e mi diventa un più triste "un po' di niente"... eppure sono convinto, ho fiducia, fede negli Dei che mi stanno dimostrando che si può avere del buono dalla vita seguendo il Sentiero e che le grandi gesta non hanno più sapore delle piccole carezze quotidiane... sarà il raffreddore che mi tappa il cervello e fa rimbalzare i pensieri dentro... ma il tempo mi pesa addosso in queste ore e non so perchè...

domenica, gennaio 04, 2009

La soglia del sogno

Dalla soglia di un sogno mi chiamarono… Era la buona voce, amata voce. - Dimmi: verrai con me a vedere l’anima?… Una carezza mi raggiunse il cuore. - Sempre con te… Ed avanzai nel sogno per una lunga, spoglia galleria; sentii sfiorarmi la sua veste pura e il palpito soave della mano amica.
(parole di Machado)