venerdì, ottobre 31, 2008

tempo perso... non lo dico io...

Davanti alla porta dell'officina
l'operaio s'arresta di scatto
il bel tempo l'ha tirato per la giacca
e come egli si volta
e osserva il sole
tutto rosso tutto tondo
sorridente nel suo cielo di piombo e
strizza l'occhio
familiarmente
Su dimmi compagno Sole
forse non trovi
che è piuttosto una coglionata
offrire una simile giornata
a un padrone?

(Tempo Perso di J.Prévert)

mercoledì, ottobre 29, 2008

tifone può amare?


L'unica cosa per vivere è chiudere gli occhi e seguire al volo ciò che si sente.
Solo così si vive.
Perchè è proprio vero che dentro sappiamo già cosa vogliamo.

martedì, ottobre 28, 2008

La poesia è tale perchè nasconde un segreto.

"But my body was like a harp and her words and gestures were like fingers running upon the wires." (parole di James Joyce)

E' incredibile quanto vicine a me possono essere le storie antiche dei miti greci: il mondo nato dal Chaos, l'Amore Vecchio motore di tutto, la guerra di padri e figli, le astuzie, gli inganni, la grande Metis, finita nel ventre di Zeus, la giustizia del fulmine e la punizione eterna... E' come leggere la storia dell'uomo, di ogni uomo durante ogni giorno della sua vita... eterna, immutabile, vera.

domenica, ottobre 26, 2008

Che imbarazzo, una casa piena di condimenti e niente cibo.

"Avrei dovuto cercarmi un nuovo appartamento. Avrei dovuto discutere con la mia assicurazione. Avrei dovuto essere distrutto per le mie belle cazzatine andate a fuoco. E invece niente!" (tratto da Fight Club)

E invece niente, perchè sotto le ceneri c'è sempre qualcosa da cercare e trovare: un piccolo uovo si nascondeva alla mia vista e ora devo decidere cosa farne, in cosa trasformarlo, in che tipo di fuoco bruciare ancora e ancora una volta. Perchè in fondo non mi ha fatto male il fuoco, ma la sua assenza: non ho paura del suo calore, perchè voglio bruciarmi e nel dolore scoprire la gioia che ti fa urlare... sono decisamente un pazzo ad accettare tutto questo, ma invece voglio pensare a me non come il Prometeo incatanato che subisce le sue colpe per tracotanza... voglio pensare a me come un Ulisse che continua a cercare qualcosa errando: ancora una volta, la ricerca in sé è più importante della scoperta. Metto punto anche qui e vado avanti, come fratello, come amico, come uomo. Vado avanti a testa bassa senza volermi fermare in nessuna delle categorie che ho intorno, in nessuna delle categorie che mi cadono addosso... in questo senso sono veramente come acqua che scorre senza sapere cosa c'è oltre, se una cascata, un lago o l'oceano... scivolo perchè è la sola cosa che posso fare...

Grazie Tyler per questa settimana passata insieme... a presto sicuramente, ma per ora... addio.

"Bisognava riconoscerglielo, aveva un piano e cominciava ad avere un senso alla maniera di Tyler. Niente paura, niente distrazioni, la capacità di lasciarsi scivolare di dosso ciò che non conta." (tratto da Fight Club)

sabato, ottobre 25, 2008

Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali.

Ieri ho visto una lunga colonna di carne giovane: manifestazione l'hanno chiamata in televisione, urlo di vita la chiamo io. Non ho combattuto guerre, non ho combattuto per nessun ideale in vita mia e non penso che inizierò a farlo. Ma ieri, mentre tornavo indietro da solo, sono passato accanto ad un ragazzo e non ho potuto fare nient'altro che vedere il mio corpo che agiva e con esso una semplice parola che veniva pronunciata da me, senza volere. La mia mano lenta e amica sulla spalla di un giovane sconosciuto bloccato lì da chissà quante ore e la mia voce indirizzata ai suoi occhi dubbiosi: "Grazie" e poi nient'altro da dire, da fare, da sperare.
Grazie, ancora, anche se infilarci le penne nel culo non fa di noi una gallina (è vero Tyler?).

"Omicidi, crimini, povertà. Queste cose non mi spaventano. Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con cinquecento canali, il nome d'un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra, poche calorie." (tratto da Fight Club)

venerdì, ottobre 24, 2008

Io sono l'ardente senso del rifiuto di Jack.

Mi chiedo cosa voglia dire "accontentarsi": cosa intendeva lei con questa parola? L'italiano è una lingua complicata... per capire l'origine del termine forse, anzi sicuramente, si dovrebbe andare verso il latino: voglio provare invece a capire questa parola in modo più semplice, passando per una lingua quindi più immediata e sincera, ovvero l'inglese.
Accontentarsi in inglese si traduce to be satisfied with: allora cosa vuol dire to satisfy? E qui arriva la sorpresa..
Transitivo - to satisfy
1. To gratify the need, desire, or expectation of.
2. To fulfill (a need or desire).
Intransitivo - to be satisfied
1. To be adequate.
2. To give satisfaction.
Quindi questa parola contiene in se due concetti: se mi accontento di qualcosa (I'm satisfied with something), vuol dire che quella cosa è "adeguata" a me, mi da "soddisfazione", ovvero gratifica il mio bisogno e il mio desiderio...
Mmm... eppure non mi pareva così bella la parola quando è stata usata... direi però che mi posso accontentare, sì, decisamente: l'equilibrio attuale, fatto di presenze e di furti d'amore, mi soddisfa.
Grazie Dei, alla prossima!

"Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo la grande guerra né la grande depressione. La nostra grande guerra è quella spirituale, la nostra grande depressione è la nostra vita." (tratto da Fight Club)

giovedì, ottobre 23, 2008

Mettimi una pistola alla testa e dipingi le pareti con le mie cervella.

Sono tutto. Siamo tutto. Ogni persona è interconnessa alle altre, da questo non si può prescindere se si vuole raggiungere la felicità. Ho trovato una mia definizione di questo fuggevole concetto: accettazione del dualismo della propria anima. Per accettazione intendo "agire con volontà" per vivere quello che si è, ovvero un uomo con le sue luci e le sue ombre. Ho paura della solitudine eppure la amo come niente al mondo: questo sono e non ci posso fare nulla.
Siamo tutto, sono tutto. Due corpi che si sfiorano, oppure braccia che si stringono, mani che tranquillizzano, spalla su cui piangere, sacco da picchiare. Sono tutto, siamo tutto. La Volontà è questa. Basta, per uno, forse per due. Almeno ora è così.

"Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei la canticchiante e danzante merda del mondo!" (tratto da Fight Club)

mercoledì, ottobre 22, 2008

Devi avere coscienza, non paura. Coscienza che un giorno tu morirai!

Giornata emozionante: ieri è stato un momento emotivamente denso, intenso, privo di spazi vuoti. Ancora parole, ancora azioni, ancora parole e di nuovo azioni. Torno a casa come al solito lunga la strada che preferisco, non per il panorama, ma per il punti che congiunge, e mi ritrovo bloccato su una coda imprevista.
Davanti a me solo il rosso imprevedibile degli stop e delle luci di posizione: un fiume rosso, con qualche pesce arancione, scorreva davanti a me, intorno a me, semplicemente anche io ne ero parte. Si può percepire l'Unità in coda sul Raccordo? Boh, mi è parso strano anche a me... ma d'altronde mi sento un alieno fra alieni, questo si sa...
E mentre assaporavo l'Unità del Traffico, un pensiero rimbalzante da giorni, forse mesi, sicuramente anni, risale potente, in braccio alla soluzione del pensiero stesso. Volontà: è tutta questione di volontà.
"Io VOGLIO essere tutto" in ogni istante, in ogni respiro, in ogni carezza, in ogni bacio, in ogni gesto, in ogni goccia di sangue.
Io VOGLIO essere tutto e in questo SONO già tutto: dal pensiero segue la volontà e dalla volontà segue l'azione. Ho allineato tutto. Finalmente.

"Toccare il fondo non è un ritiro spirituale, non è uno stramaledetto seminario. Smettila di cercare di controllare tutto, pensa solo a lasciarti andare, lasciati andare!" (tratto da Fight Club)

martedì, ottobre 21, 2008

Questa è la tua vita e sta finendo un minuto alla volta.

Il dramma della vita è semplicemente necessario alla vita stessa: Dioniso in tutta la sua potenza di Dio degli Dei, primigenio generatore di ogni altro impulso, ci mostra e ci ha mostrato la più semplice ma soprattutto l'unica azione-reazione possibile al dramma della vita... viverla con tutta l'ebrezza necessaria, ogni minuto, ogni istante, trasportati come siamo dal destino, ma danzando con esso come fosse il più bello dei nostri compagni... non siamo i protagonisti della danza, ma dei patner ineluttabili... e allora DANZIAMO!

"Dopo la lotta ogni altra cosa nella vita si abbassava di volume. Potevi affrontare tutto!" (tratto da Fight Club)

lunedì, ottobre 20, 2008

Combatti per sapere chi sei.

Causa-effetto.
Vincere-perdere.
Amare-odiare.

Il dualismo della vita è in ogni momento intorno a me: più lo nego con le parole, con l'intelletto, più ritorna potente nei fatti, incontestabili, ineluttabili.
Come affrontare questa dualità/dualismo che ci circonda? Arrendersi e pensare che esiste solo bianco e nero, oppure ingannarsi e dirsi che ci sono una sacco di scale di grigio ma che non servono a nulla se non a dipingere un mondo triste e spento? Oppure soffrire dando ad ognuno il giusto colore e prendendo su di se il colore che spetta in ogni momento. Sono uomo elegante o prete in abito talare? Sono entrambe le cose o forse non sono niente.
Facile è essere un bambino egoista che da una carezza con lo scopo di ricerverna almeno una indietro. Altrettanto facile è chiudere ogni canale di comunicazione e non dare più carezze a nessuno, per non esporsi, per non sperare, per non metterci in gioco, mai più, spenti in una apparente tranquillità che nulla può realmente risolvere, ma che assopisce i sensi e stanca l'anima.
Perchè forse non lo sappiamo, ma l'anima è un muscolo e come tale va allenato.

"Nel Fight Club non era questione di vincere o perdere, non era questione di parole." (tratto da Fight Club)

domenica, ottobre 19, 2008

Puoi ingoiare mezzo litro di sangue prima di vomitare.

Signori, benvenuti al Fight Club.
Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club.
Seconda regola del Fight Club: non dovete parlare mai del Fight Club.
Terza regola del Fight Club: se qualcuno grida basta, si accascia, è spompato, fine del combattimento.
Quarta regola: si combatte solo due per volta.
Quinta regola: un combattimento alla volta, ragazzi.
Sesta regola: niente camicia, niente scarpe.
Settima regola: i combattimenti durano per tutto il tempo necessario.
Ottava ed ultima regola: se questa è la vostra prima sera al Fight Club... dovete combattere!
(tratto da Fight Club)

Eccomi: sono appena uscito dalla mia prima sera al Fight Club! E urlo al mondo tutto il mio essere uomo!

venerdì, ottobre 17, 2008

Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime.

La notte di ieri è stata insolitamente lunga e al tempo stesso troppo breve: mi ha concesso il riposo fisico che cercavo in tutta la giornata ma è stata troppo breve, visto che non ha cancellato dalla mia mente parole dolci nel suono e taglienti nel significato.
Avrei voluto svegliarmi senza ricordare nulla, come se nulla mi avesse realmente toccato. Invece, il primo pensiero della giornata è stato lo stesso ultimo pensiero della notte precedente. Strano e doloroso.
Purtroppo la mia volontà è applicata altrove e altro non mi rimane se non incassare il colpo, ingoiare il dolore di uomo e continuare a camminare... Esiste solo la Via e i miei cari Dei me lo dimostrano con la dolcezza e la durezza necessarie, come una madre che concede carezze e scappellotti a suo figlio.
Cammino. Ancora. Necessariamente perchè non posso fare altro. Amen.

mercoledì, ottobre 15, 2008

Niente lacrime per favore: non si deve sprecare così la sofferenza.

Le maschere sono utili e Dioniso è il Dio Maschera per eccellenza... Egli è al contrario degli altri dei presentato con il viso frontale, ben visibile, lo sguardo scuro che si fissa sull'osservatore... il suo è l'unico volto divino che l'antica Grecia era solita rappresentare frontalmente: il messaggio di questo dio è quindi direttamente rivolto all'osservatore, al fedele, in modo esplicito e diretto, in modo da chiarire subito che l'esperienza di fede dionisiaca è totalizzante. Il viso di Dioniso appare quasi fosse una maschera, nella sua fissità oculare e nella sua frontalità. E' quindi chiaro che questo Dio vuole concedere qualcosa agli uomini, come una seconda vista o un nuovo modo per osservare il mondo, donando per un attimo il suo “viso” alla visione umana... e allora aspetto di trasformarmi in Fauno e così poter parlare con il mio Dio Silvestre, fissando i suoi occhi e nascondendo le mie lacrime...

CADMO
Dunque, si va al monte sul carro?

TIRESIA
No! Così il dio non avrebbe i suoi dovuti onori!

CADMO
E allora io, un vecchio, guiderò per mano, un altro vecchio come un bambino.

TIRESIA
Sarà il dio a guidarci là, e senza fatica.

CADMO
E noi due soli di tutta questa città balleremo per Bacco?

TIRESIA
Noi soli comprendiamo, gli altri sono stolti.

(da Le Baccanti di Euripide)

martedì, ottobre 14, 2008

Waiting...

Non so cosa.
Non so perchè.
Non so neanche chi.
Aspetto.
E intanto affondo.
Ma c'è fierezza nell'andarsene dal Mondo così.
C'è fierezza.
Mi avranno legato stretto all'albero della mia barca i miei marinai? Chissà se è venuto in mente a Ulisse questo durante il folle canto delle sirene... chissà se il Dubbio lo hai mai toccato...
Rimango. Aspetto. Affondo. Affogo? Vedremo. Vedrai. Vedrò.

A voi questa canzone...

Waiting at the station,
waiting for the right moves,
waiting in the basement,
waiting for the right cues,
waiting in a daydream,
waiting in the slipstream

waiting...
waiting in the right bars,
waiting in the right shoes,
waiting in a fast car,
waiting in the airports,

waiting for my airmiles,
waiting in slow motion,
coming through the turnstiles.

And if you ever change your mind,
you know I'm hard to find,
and if you ever need someone...

I'll still be waiting...
Waiting with the orphans, waiting for the bee stings, they tell me that success brings,
waiting in the half light, waiting for your whole life,
waiting for an ideal...a low deal...a no deal, to play your stereotype.
And if you ever find the time,
you know I'm not far behind,
And if you ever need someone...

I'll still be waiting...
just waiting for a friend.
I say it's alright,
It's alright my friend... just waiting.

(Waiting dei The Devlins)

lunedì, ottobre 13, 2008

Così parlò...

"Perché il leone predatore deve ancora diventare un fanciullo? Innocenza è il fanciullo e dimenticanza, un ricominciare, un gioco, una ruota che gira su se stessa, un primo moto, un santo dire di sì. Così parlò Zarathustra."
(parole di Friedrich Nietzsche)

Affondo completamente. Senza più appigli. Affondo.

Ricorda proprio ora

"Chi soffre è una preda di tutti: di fronte ad un sofferente tutti si sentono saggi." (parole di Friedrich Nietzsche)

Motto della settimana... spero di ricordarlo in ogni istante di questi giorni.

Sul rasoio...

There's something wrong with the world today
I don't know what it is
Something's wrong with our eyes

We're seeing things in a different way
And God knows it ain't His
It sure ain't no surprise

We're livin' on the edge
We're livin' on the edge
We're livin' on the edge
We're livin' on the edge

There's someting wrong with the world today
The lightbulb's gettin' dimmed
There's meltdown in the sky

If you can judge a wise man
By the color of his skin
Then mister, you're a better man than I

We're Livin' on the edge
You can't help yourself from fallin'
Livin' on the edge
You can't help yourself at aaaaaaaall!
Livin' on the edge
You can't stop yourself from faaaaaaaallin'
Livin' on the edge

Tell me what you think about our sit-u-a-tion
Complication - aggravation
Is getting to you

If chicken little tells you that the sky is fallin'
Even if it wasn't would you still come crawling
Back again - I bet you would my friend
Again & Again & Again & Again & Again

Tell me what you think about our situation
Complication - aggravation
Is getting to you

If chicken little tells you that the sky is fallin'
Even if it was would you still come crawling
Back again - I bet you would my friend
Again & Again & Again & Again

Something right with the world today
And everybody knows it's wrong
But we can tell 'em no
Or we could let it go
But I would rather be a hanging on

(Linvin'on the edge degli Aerosmith)

domenica, ottobre 12, 2008

Period.

E dove sono arrivato, dove arrivo, metto punto. Non sto e vado oltre. Proseguo. Senza fine se non la fine. Senza meta se non il viaggio stesso. Senza fine. Senza rimorso.

Metto punto, qui e ora.

E cammino. Ancora. Da solo.

sabato, ottobre 11, 2008

ritorno al dionisiaco

Tale una brama d'amore,
sotto il cuore avviluppatasi,
versò sugli occhi una densa nebbia,
e dal petto rapì i molli sensi.
(parole di Archiloco)

giovedì, ottobre 09, 2008

It happens... maybe... at the end.

"Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e fugge via." (parole di Antifonte)

E io sono ancora qui, nella mia stanza bianca, presente a me stesso e presente a coloro che sono intorno a me, perchè la vita non è un mezzo a qualcos'altro, ma è il fine a sé medesima: avere cura è la chiave di tutto... avere cura di se... avere cura delle cose... avere cura degli altri... la filosofia diventa pratica ora e qui ed è (ha da essere) in un abbraccio non voluto ma donato, in un bacio mai arrivato e in una carezza inaspettata.
Non ho luoghi dove mettere le persone più vicine a me ed ogni azione, ogni istante dell'essere, diventa per me completamente insostenibile e terribilmente leggero... fino a quando non potrò mai saperlo...

mercoledì, ottobre 08, 2008

Quanto tempo sprecato?

"La legge e l'ordine del Tutto sono una sempiterna Parola che si offre all'ascolto di tutti. I più la sentono, ma non sanno ascoltarla. Ogni giorno vi si imbattono e tuttavia non la intendono. Vivono quindi con in sogno, separati come sono da ciò che è 'comune', ossia dalla divina legge del Tutto." (da La filosofia antica di E. Severino)

E mi chiedo quanti secoli e millenni ancora dovranno passare perchè l'uomo si accorga di perdere il suo tempo, rivolgendosi infine a ciò che realmente è e ha da essere.

alla fine del gioco...

"Ieri quando hai evocato la paura della morte in relazione al mio dilemma, mi hai guardato dentro da vicino, molto vicino, da una distanza a cui nessuno era mai arrivato.
Ho provato prima paura, poi sollievo, il sollievo della autentica condivisione da cuore a cuore.
Cos'altro posso chiedere alla vita che mi è stata donata oltre quello che già è: sedere in zazen, alzarsi in piedi per camminare tra te, e [...] e poi di nuovo sedersi per familiarizzare serenamente con la propria bara, con il vuoto su cui siamo sospesi, senza apprensione.
Grazie.
G."

Alla fine del gioco potrò sicuramente dire che è stato bello incontrarti... Amen.

martedì, ottobre 07, 2008

il problema principale

Ogni cosa è frutto della comunicazione: il mondo pare non esistere se non nel momento in cui parliamo di esso, allora, in quel preciso istante, incomincia la sua esistenza e in quello stesso istante termina... la parola, il linguaggio, la comunicazione non sono solo i principali mezzi che utilizziamo per comprendere il mondo, ma in pratica sono anche i mezzi con il quale lo plasmiamo, diamo forma alle "cose" e costruiamo quella che tutti definiscono Realtà... e quando le parole non bastano più per plasmare quello che c'è dentro e fuori di noi?
Allora cadiamo nei problemi intrensechi alla comunicazione stessa: pensiamo che il linguaggio sia collegato alla realtà, ma è la realtà ad essere collegata al linguaggio. Se una persona la chiamo amico, fratello o conoscente, non sto forse con la scelta di uno dei termini definendo una realtà che non esiste se non nella parola scelta? Forse quella persona è semplicemente... quella persona, e niente più!
Mentre tento, forse inutilmente, sicuramente con difficoltà, di togliermi fastidiose etichette che non voglio e di togliere da altri etichette che io non ho messo, mi chiedo: ma una rosa non sarebbe ugualmente bella anche se fosse chiamata carciofo?
Bentornata Aria. Posso ancora respirare un po' prima di tornare in apnea. Grazie.

"Tutto può cambiare, ma non il linguaggio che ci portiamo dentro, come un mondo tutto esclusivo e alla fine paragonabile all'utero della propria madre." (parole di Italo Calvino)

lunedì, ottobre 06, 2008

sulle paure...

"Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati." (parole di Niccolò Machiavelli)

Mi soffermo a riflettere un po' su queste parole... direi che è il pensiero della giornata, senza dubbio.

Miodiononhocapitonulla!

"Ci si immagina Platone e Aristotele tutti paludati nei loro abiti da pedanti. Erano uomini di mondo come gli altri, che ridevano coi loro amici. E quando si sono divertiti a fare le loro leggi e la loro politica, è stato per gioco. Era l'aspetto meno filosofico e meno serio della loro vita; l'aspetto più filosofico consisteva nel vivere in modo semplice e sereno. " (parole di Blaise Pascal)

Leggi bene quando leggi: non cercare altre parole oltre quelle scritte. Leggi bene, dannato sciamano. Leggi bene, capisci bene, agisci bene. Amen.

domenica, ottobre 05, 2008

Sei tu

Assente quando presente
presente quando assente
Sei sempre tu e un'altra.

Nonostante questo o forse per questo... io sono lì... vicino a te...

sabato, ottobre 04, 2008

dolore necessario

"In realtà è proprio dal dolore che scaturisce il desiderio più intenso di gioia. Mi chiedo spesso come farei a capire perché dovrei cercare la felicità se non ci fosse il dolore. Non ci riuscirei. Perché il dolore è brutto, deforme, vigliacco e riesce a farti desiderare di non averlo vicino, di non provarlo mai più. Ma quando te ne liberi, in quel momento che senti tutta la forza della felicità, un'esplosione." (parole di Simone Battig)

giovedì, ottobre 02, 2008

Perchè la notte?

Ancora le parole mi muoiono in gola, le azioni non bastano più e il vortice tira in basso, allontanandomi da tutto e da tutti... solo qualche pensiero sparuto e qualche bacio rubato rallentano la caduta... spero tanto di essere solo scivolato, ma a cosa mi aggrappo... le mani sono nella polvere... le gambe sono marcite da anni...

Take me now baby here as I am
pull me close, try and understand
desire is hunger is the fire I breathe
love is a banquet on which we feed

come on now try and understand
the way I feel when I'm in your hands
take my hand come undercover
they can't hurt you now,
can't hurt you now, can't hurt you now
because the night belongs to lovers
because the night belongs to lust
because the night belongs to lovers
because the night belongs to us

have I doubt when I'm alone
love is a ring, the telephone
love is an angel disguised as lust
here in our bed until the morning comes
come on now try and understand
the way I feel under your command
take my hand as the sun descends
they can't touch you now,
can't touch you now, can't touch you now
because the night belongs to lovers ...

with love we sleep
with doubt the vicious circle
turn and burns
without you I cannot live
forgive, the yearning burning
I believe it's time, too real to feel
so touch me now, touch me now, touch me now
because the night belongs to lovers ...

because tonight there are two lovers
if we believe in the night we trust
because tonight there are two lovers ...

(Because the Night di Patty Smith)

mercoledì, ottobre 01, 2008

Yesterday I got so old...

Semplicemente una delle più belle ballate d'amore e di tristezza che sia mai stata scritta...

yesterday i got so old
i felt like i could die
yesterday i got so old
it made me want to cry
go on go on
just walk away
go on go on
your choice is made
go on go on
and disappear
go on go on
away from here

and i know i was wrong
when i said it was true
that it couldn't be me and be her
inbetween without you
without you

yesterday i got so scared
i shivered like a child
yesterday away from you
it froze me deep inside
come back come back
don't walk away
come back come back
come back today
come back come back
why can't you see?
come back come back
come back to me

and i know i was wrong
when i said it was true
that it couldn't be me and be her
inbetween without you
without you

(In Between Days dei Cure)