lunedì, marzo 31, 2008

soli... eppure con gli altri...

Ci ho messo un po' a scovare questa citazione, che riposava in qualche anfratto buio della mia mente: la ricerca e l'occasione mi hanno premiato.

"Noi viviamo insieme, agiamo e reagiamo gli uni agli altri; ma sempre, in tutte le circostanze, siamo soli. I martiri quando entrano nell'arena si tengono per mano; ma vengono crocifissi soli." (da Le porte della percezione di Aldous Huxley)

Ancora una volta, uno dei più grandi maestri di vita e di parola ha centrato con poche pennellate il punto essenziale della vita di tutti noi. Soli, eppure con gli altri.
Nella nostra intenzionalità alla morte, nascosta riusciamo trovare anche l'intenzionalità all'amore: perchè è questa la nostra vita, una dolce attesa riempita d'amore.

stupore

"Non v'è cosa che l'uomo non possa aspettarsi, o negare giurando,
o che desti stupore, da che Zeus, il padre degli dèi nell'Olimpo,
fece notte nel mezzo del giorno, occultando la luce
al sole splendente. E una triste paura sugli uomini venne.
Tutto da allora è degno di fede, tutto dall'uomo può essere atteso:
nessuno di voi si stupisca, nemmeno se vede
le fiere scambiar coi delfini il pascolo marino,
e che ad esse le onde echeggianti del mare siano più gradite
della terra, così come ai delfini il monte boscoso."
(di Archiloco)

venerdì, marzo 28, 2008

nel mare in burrasca...

"...the isle is full of noises,
Sounds and sweet airs,
that give delight and hurt not.
Sometimes a thousand twangling instruments
will hum about mine ears"
(da The Tempest di W.Shakespeare)

mercoledì, marzo 26, 2008

intentio

Quando decidi di far collassare il tuo mondo intorno ad un punto morale, tutto incomincia ad aver senso, man mano che lo perde per tutti gli altri: nessuno più comprende le tue azioni, ricollocandole in uno schema di causa-effetto ogni tuo gesto potrebbe sembrare quello del folle. E forse semplicemente lo è, per gli altri: per me stesso sono divenuto un agente intenzionale puro.
"Intentionality is the power of minds to be about, to represent, or to stand for, things, properties and states of affairs. The puzzles of intentionality lie at the interface between the philosophy of mind and the philosophy of language." (dallo Stanford Encyclopedia of Philosophy)
E' veramente un problema di linguaggio e penso che il Destino abbia fatto il modo che il comune intenzionale non sia il filosofico intenzionale: ma c'è di più, perchè nel momento in cui parliamo del primo neghiamo il secondo. E l'affermazione del secondo fa collassare il nostro mondo in un punto: niente più problemi. Azione si sovrappone a vita: la morte trova la sua giustificazione, etica e filosofica, come intenzionalità della vita.
Amen.

giovedì, marzo 20, 2008

la verità del D'IO

"Così dissero; e la veneranda fra le dee rispose con queste parole:
Care figlie, chiunque voi siate tra le donne,
io vi saluto, e a voi risponderò;
certo, è giusto che alle vostre domande io risponda la verità.
Dono è il mio nome:
così infatti mi chiamò la madre veneranda;
e ora da Creta, sull'ampia superficie del mare,
sono venuta senza volerlo: con la violenza e la costrizione,
contro il mio desiderio, i pirati mi portarono via.
Essi poi con la nave veloce approdarono a Torico,
dove le donne scesero a terra tutte insieme,
ed essi preparavano il pasto presso gli ormeggi della nave.
Ma il mio cuore non desiderava il cibo dolce come il miele:
e nascostamente avviandomi attraverso il cupo entroterra
fuggivo i miei tracotanti padroni,
perché essi non traessero guadagno da me,
vendendomi senza avermi comprata.
In tal modo, vagando, sono giunta fin quì,
e non so affatto quale paese sia questo, e chi vi abiti"
(Inno Omerico)

E così ho un nuovo viaggiatore del dharma vicino a me che mi ha mostrato che ogni rito è per sé ma anche per gli altri... Grazie, da parte dell'uomo e da parte dello spirito.

mercoledì, marzo 19, 2008

Dioniso chiama e il figlio risponde!

Giornate inquiete, mentre ormai giunge l'equinozio di primavera... 5:48 del 20 marzo... la linea è vicina e l'inquietudine degli ultimi giorni sono solo un modo come un altro che Dioniso ha per ricordarmi quello che deve essere fatto. Il tirsos reclama la mia attenzione e non vorrò deluderlo per nessun motivo al mondo: sarò solo nel rito, probabilmente, e anche questo è sintomo di ciò che il Padre tenta sempre di ricordarci, ma molte volte non vogliamo neanche ascoltare... figurarsi averne coscienza!

"Perché per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh!" (da On the road di J.Kerouac)
Magari fosse così, caro Jack... questa verità non te la aggiudico, viaggiatore del dharma, proprio no... ma comunque ti ringrazio per avermi suggerito come onorare questa notte Dioniso Ampelos...
Vino all'alba
– il lungo
Torpore piovoso

martedì, marzo 18, 2008

confortevolmente intorpidito

Hello.
Is there anybody in there?
Just nod if you can hear me.
Is there anyone home?

Come on, now.
I hear youre feeling down.
Well I can ease your pain,
Get you on your feet again.

Relax.
I need some information first.
Just the basic facts:
Can you show me where it hurts?

There is no pain, you are receding.
A distant ships smoke on the horizon.
You are only coming through in waves.
Your lips move but I cant hear what youre sayin.
When I was a child I had a fever.
My hands felt just like two balloons.
Now I got that feeling once again.
I cant explain, you would not understand.
This is not how I am.
I have become comfortably numb.

(da Comfortably Numb dei Pink Floyd)

lunedì, marzo 17, 2008

HG

Se si giunge a riconoscere che le voci e le idee deliranti di un malato di mente sono autonome, che le fobie e le ossessioni di un neurotico sono sottratte alla sua ragione e alla sua volontà, che l’Io non può fabbricare ad arbitrio nessun sogno, ma che sogna semplicemente quel che deve, allora si può anche capire che prima furono gli dèi e poi la teologia. Anzi, si deve fare apertamente ancora un passo, e ammettere che prima ci fu una figura luminosa e una crepuscolare, e soltanto in seguito una chiarezza della coscienza, che si liberò dalla notte e dal suo incerto lume stellare.(da Lo Spirito Mercurio di C.G. Jung)

giovedì, marzo 13, 2008

magic trick

"Now you're looking for the secret... but you won't find it because you're not really looking. You don't really want to know the secret... You want to be fooled. " (tratto da The Prestige)

Guardatelo questo film: The Prestige, del 2006. E cercatene il segreto...

mercoledì, marzo 12, 2008

essere al posto del nulla...

Nient'altro che vuoto, vertigine: all'improvviso delle semplici parole mi hanno trasportato sulla più alta delle vette, sospeso sopra il nulla della mia esistenza, chiedendomi come delle parole che tanto semplici evidentemente non sono possano fare questo... senza trucco... senza inganno... l'essenza della vita nella sua negazione... la morte che trasforma da potenza in atto la vita... il tempo che finalmente si spiega e si dispiega, mostrando la sua chiusura.

"Nella vita autentica l'esser-per-la-morte non significa mettere in atto il suicidio. Esso è un modo di vivere, non un annullamento della vita. È comprensione autentica della propria esistenza, non autosottrazione all'esistenza. È vivere «anticipando la morte» in ogni progetto e in ogni atto, laddove questo anticipare dà senso ad ogni momento esistenziale. È vivere con la consapevolezza che l'esistenza è «finita», è rischio, bisogno, instabilità, problematicità di fronte al «futuro». La dimensione del futuro è dunque connessa all'esistere, anzi è il carattere proprio dell'esistere. Ma proiettarsi nel futuro è riprendere se stessi, cioè ciò che io «sono stato» e ciò che io «sono»; è riproporre se stessi davanti a sé; dunque allora la «temporalità» è l'elemento caratterizzante l'Esserci, il quale, nel presente, attua l'unità estatica di passato e futuro. L'Esserci, cioè, si temporalizza; nel presente si «ex-tende» dal passato al futuro; e ciò è, in senso proprio, «ex-sistere», esistenza. Esso si proietta nel futuro assumendo il proprio «destino». " (da Essere e Tempo di Heidegger)

lunedì, marzo 10, 2008

amara libertà

"Noi siamo una libertà che sceglie, ma non scegliamo di essere liberi: siamo condannati alla libertà" (parole di Sartre)

domenica, marzo 09, 2008

...nell'animo...

A volte mi sento davvero solo come un piccolo pezzo di carta, lasciato sulla strada, mosso casualmente da macchine e camion... a volte mi credo una spada che si muove pericolosa nell'aria... ma il più delle volte mi rendo conto solo di essere un piccolo e insignificante pezzo di carta... la cosa davvero bella è che non mi dispiace affatto.

"Quello di essere è un concetto ovvio. [...] Il fatto che già sempre viviamo in una comprensione dell’essere e che, nel contempo, il senso dell’essere continua a restare avvolto nell’oscurità, attesta la necessità fondamentale di una ripetizione del problema del senso dell’essere"
(da Essere e tempo di Heidegger)

mercoledì, marzo 05, 2008

Van Gogh

Perchè mi piace Van Gogh? In lui c'è la complessità del reale, l'infinità di informazioni che ogni cosa contiene, l'intero flusso di coscienza che viaggia nell'etere della nostra mente. Gli alberi sono infinite pennellate di rami e foglie che strato dopo strato creano l'illusione della complessità: Van Gogh aveva percepito questa impossibilità cronica nella descrizione del reale e pesante dovette essere il fardello da portare per questo limite intrinseco ad ogni descrizione del reale.
Allora mi chiedo perchè il fatto di scrivere equazioni differenziali parziali ci dovrebbe avvicinare di più alla Verità di una pennellata di Van Gogh?
E infatti non è così.

lunedì, marzo 03, 2008

Illusione...

Come faccio a strappare un velo che non vedo neanche? Non è facile lottare contro un nemico invisibile: c'è sempre il rischio di ritrovarsi pazzo a combattere il vento.
"Il mondo è solo una mia rappresentazione" questo mi continua a ripetere ossessivamente nella testa il buon Arthur... e continuo a sentirlo risuonare ad ogni azione che compio, ad ogni respiro che faccio... ossessivo e prepotente come la Verità.
Ma l'illusione oltre che dalle forme reali ha anche forme mentali, più difficili da scoprire e distruggere... già, distruzione... ciò che devo operare su ogni illusione che mi circonda per poter arrivare al velo: distruzione che anticipa il cambiamento.

Il lupo ulula e già pregusta il sapore fresco del sangue innocente.